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Data: 10/03/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO
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Salgono a 3 i ricorsi per la filovia: slitta l'udienza decisiva sui lavori Dopo Comune e Tua, anche la ditta appaltatrice impugna la sentenza che ha dato lo stop al cantiere

Cancellata la seduta in programma ieri: la sentenza attesa per il 23 marzo. Ecco i punti sotto esame


PESCARA Non sono più soltanto due i ricorsi per la filovia sulla strada parco. Oltre al Comune di Pescara e all'azienda di trasporto regionale Tua spa, anche l'appaltatore Colas Rail Italia spa ha impugnato la sentenza del Tar di Pescara che, tre mesi fa, aveva bloccato i lavori a causa della sicurezza a rischio. E proprio per la presenza di questo terzo ricorso, l'udienza al Consiglio di Stato in programma ieri è stata cancellata: sarà presa il prossimo 23 marzo la decisione sulla ripresa del cantiere o sullo stop a oltranza. Quel giorno, esattamente tra due settimane, si saprà se i lavori, ormai in dirittura d'arrivo sugli 8 chilometri compresi tra la stazione ferroviaria di Pescara centrale e i Grandi alberghi di Montesilvano, possono riprendere: il Consiglio di Stato ha raggruppato gli appelli del Comune, della Tua e della Colas e dovrà valutare se accogliere o rigettare la richiesta di sospensiva della sentenza del Tar. È un passaggio decisivo per il futuro della filovia, un'opera pensata nel 1992 ma non ancora completata nel giro di oltre trent'anni.
IL RICORSO AL TAR Sulla base di un ricorso presentato dal Comitato Strada parco Bene comune, il Tar aveva fermato i lavori a causa della sicurezza a rischio con il filobus in marcia. La sentenza contestata, chiamandoli «punti di conflitto», elenca i presunti pericoli che residenti, pedoni e ciclisti potrebbero incontrare lungo la strada parco con la filovia in transito: secondo i giudici amministrativi pescaresi, sarebbe necessaria una «rielaborazione progettuale» su almeno 5 fronti: larghezza della strada, attraversamenti pedonali, semafori, accessi privati e barriere per evitare gli incidenti. Una sentenza, lunga 61 pagine, che per il Comune, la Tua e la Colas è «gravemente lesiva» degli interessi dei tre enti.
ALTRI DUE FRONTI Ma il Consiglio di Stato non dovrà decidere soltanto sulle questioni tecniche perché sono almeno due gli altri fronti aperti. Il primo è la legittimazione del Comitato Strada parco Bene comune a presentare ricorso: secondo Comune, Tua e ditta, il Comitato non sarebbe rappresentativo della popolazione di Pescara e Montesilvano. «Il Comitato Strada parco Bene comune risulta composto da solo quattro persone, ovvero gli originari promotori», così recitano i ricorsi che parlano di «presunti aderenti» all'associazione. Comune e Tua parlano di un'opera «completamente realizzata»: «Trattandosi di un'opera pubblica interessante un'area metropolitana (comuni di Pescara e Montesilvano) di circa duecentomila abitanti, con un bacino di utenza di circa cinquecentomila persone che per motivi di lavoro e/o studio quotidianamente si riversano sui predetti centri rivieraschi - il numero dei presunti aderenti al Comitato», dice il ricorso, «appare in confronto davvero esiguo e non idoneo ad integrare nella fattispecie concreta il requisito della rappresentatività».
DUE MILIONI Sotto l'esame del Consiglio di Stato anche una richiesta di danni dall'importo di quasi 2 milioni di euro: la Tua, con il ricorso stilato dall'avvocato Carlo Montanino, ha chiesto una cauzione al Comitato perché, con i lavori fermi, i 6 filobus rischierebbero di deteriorarsi. «I 6 filobus già acquistati e consegnati» potrebbero subire «deterioramenti certi in ragione del fermo imposto», a partire dalla dotazione delle batterie quantificata in 1,4 milioni e delle gomme per 30mila euro. Il conto della Tua si allunga, poi, con i «prevedibili danneggiamenti ai semafori» stimati in altri 80mila euro e il «deprezzamento della parte elettrica e meccanica dell'impianto» per 120mila euro.
 
Gli ambientalisti: «Un impianto dannoso, un solo lotto è inutile»
 
PESCARAQuando mancano due settimane al pronunciamento del Consiglio di Stato sul caso della filovia, il Comitato Strada parco Bene Comune, autore del ricorso che ha innescato lo scontro giudiziario, continua a bocciare l'opera: «Un impianto inutile e dannoso», così recita un altro post diffuso sulla pagina Facebook dell'associazione. Da mesi, la piazza virtuale di Facebook è diventata la grancassa delle note del Comitato: una campagna di controinformazione di fronte alle prese di posizione del Comune e della Tua. Il Comitato mette in discussione l'utilità della filovia limitata al primo lotto, cioè gli 8 chilometri tra la stazione di Pescara centrale e il capolinea dei Grandi alberghi a Montesilvano: «Il primo lotto (da solo) non avrebbe alcuna utilità marginale per la mobilità sostenibile dell'area vasta metropolitana», dice il presidente Ivano Angiolelli. Il progetto del sindaco Carlo Masci è portare la filovia, con il secondo lotto, dalla stazione all'università d'Annunzio-tribunale. «Ma», sottolinea Angiolelli, «i lotti 2 e 3 sono stati esclusi dal ministero dei Trasporti dalla graduatoria di merito per l'ammissibilità ai benefici finanziari Cipess a causa dello scarso numero stimato di passeggeri potenziali».

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