PESCARA Nessun mistero dietro l'annullamento del bando della Saga per il nuovo direttore generale dell'aeroporto d'Abruzzo. Il vincitore della selezione, che vedeva in corsa 13 sfidanti, era Umberto Solimeno, che vanta nel curriculum il ruolo di direttore dell'aeroporto internazionale dell'Umbria "San Francesco di Assisi", lo scalo che si trova a Perugia ed è stato rinnovato nel 2011 su progetto dell'architetto Gae Aulenti, e che vanta un bacino di potenziali utenti di oltre 2 milioni di passeggeri, ed è internazionale. Tra i concorrenti per la direzione dello scalo pescarese, tra cui spiccavano i nomi di ex dirigenti dell'Alitalia, manager provenienti dalla Toto holding o da compagnie aeree low cost, e di un politico abruzzese, Paolo Gatti, Solimeno è risultato l'unico ad avere tutti i requisiti richiesti. Ma, dopo il colloquio previsto dal bando e avuto con il presidente del cda di Saga, Vittorio Catone, e i consiglieri Alessandro D'Alonzo, Daniela Terreri, Davide Calcedonio Di Giacinto e Giuseppina Zanchiello, il manager umbro ha deciso di rinunciare all'incarico. Il responsabile unico del procedimento dell'avviso di selezione, il dottor Fabrizio Ocone, ha quindi comunicato alla società per azioni, di fatto gestita dalla Regione che è socio di maggioranza quasi assoluta, delle decisione di revocare la procedura. «Che sarà ripetuta, sempre basata su curriculum e colloquio ma con requisiti più adeguati. Non c'è nulla di strano o di misterioso», spiega al Centro il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio.La durata del contratto, di cinque anni, non sarà cambiata. Così come il rapporto di lavoro resta full-time, con presenza obbligatoria giornaliera nella sede sociale.Sarà invece aumentato il compenso annuo, che ora è di circa 81mila euro lordi: tra i più bassi in Italia e comunque inferiore allo stipendio percepito dal dg dell'aeroporto umbro. Così come verranno maggiorate «le eventuali e documentate spese di vitto, alloggio e di viaggio ai non residenti in Abruzzo, al fine di garantire la presenza nella sede sociale, quantificate in un massimo di 10mila euro annui». Questi invece i requisiti di carattere speciale richiesti dal bando, che avevano permesso a Solimeno di battere la concorrenza: «Un'esperienza preferibilmente in società aeroportuali o di trasporto aereo e anche in società a controllo pubblico con incarichi dirigenziali o anche in organi esecutivi e l'aver avuto il compito di attuare le giuste strategie logistiche, amministrative, economiche e di management utili al raggiungimento dell'obiettivo sociale». Costituiva inoltre titolo preferenziale «l'aver assunto responsabilità dirigenziali in ambito commerciale e di sviluppo business in aziende operanti nel trasporto aereo». Mentre sul fronte sindacale scendono in campo Aurelio Di Eugenio (Filt Cgil), Amelio Angelucci (Fit Cisl) e Vincenzo Marcotullio (Uiltrasporti) paventando il timore di una possibile privatizzazione della Saga, o quantomeno l'affidamento a privati di servizi nevralgici dell'attività aeroportuale. Marsilio smentisce.