Data: 12/01/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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«Rotatorie da incubo su viale Marconi, noi costretti a fare i pirati» A bordo di uno dei bus che ogni giorno percorrono la strada contestata da tutti. Trisi: «Sensori sotto l'asfalto per far scattare il rosso» Tir resta incastrato al rondò
I sindacati, nel frattempo, hanno indetto lo stato di agitazione e chiedono un incontro immediato con l'azienda: «Comune e Tua continuano a fare scaricabarile da ormai troppo tempo, ma in caso di incidenti la responsabilità non può ricadere sui lavoratori», tuona Patrizio Gobeo, segretario di Filt Cgil Chieti-Pescara «Tra infrazioni e possibili incidenti, ogni giorno è un terno a lotto», dice con amarezza un autista Tua, mentre conduce l'autobus lungo viale Marconi. Allo scoccare del proprio turno, i dipendenti della società del trasporto pubblico siedono con poca serenità nella postazione di guida delle linee 21 e 3, quelle che attraversano il cuore di Pescara sud. Che sia a bordo del mezzo da 12 metri o di quello snodato da 18, i conducenti sono costantemente costretti a violare il codice della strada, poiché la viabilità è ancora nel caos. Imboccando viale Marconi da viale Pindaro, la prima infrazione è quella commessa nella rotonda all'incrocio con viale Pepe: nonostante questa sia quella che, per via dello spazio a disposizione, consente le manovre più agevoli, l'autobus è costretto a oltrepassare, sia in entrata che in uscita, la linea che tratteggia la corsia riservata ai mezzi pubblici. Se l'autista non attuasse la manovra irregolare, il veicolo rischierebbe di uscire fuori dalla carreggiata.
Qualche danno è già avvenuto, come testimoniano le crepe sulla nuova pavimentazione delle rotonde, le impronte delle ruote sulle aiuole e alcuni cartelli stradali piegati dall'impatto con un grosso mezzo. La stessa dinamica si verifica puntuale a ogni incrocio, da quello con via d'Ascanio fino a piazza Unione. La rotonda più stretta e ostica è quella all'incrocio con via Spaventa, dove ieri mattina un camion è rimasto incastrato per una decina di minuti. Qui, gli autosnodati sono costretti a invadere la corsia dei mezzi privati per oltre cinque metri dalla rotonda, rischiando di colpire i veicoli che sopraggiungono.
VERSO SUD - Percorrendo viale Marconi da nord verso sud, il viaggio è meno ostico, poiché la corsia preferenziale non dovrebbe incontrare ostacoli. Basta salire a bordo di un autobus, però, per rendersi conto di quante volte il mezzo oltrepassa la linea di mezzadria per evitare le auto in sosta con le quattro frecce e i furgoni fermi per scaricare la merce dei negozi. Le soste selvagge sono sintomo di un'altra problematica denunciata dai residenti e dai commercianti della zona, che avrebbe già provocato una drammatica riduzione del volume d'affari e la chiusura di diverse attività: la mancanza di parcheggi. I vigili urbani sono presenti con frequenza, impegnati a scongiurare possibili incidenti come quello accaduto lo scorso ottobre, quando un autobus tagliò una rotonda e sfondò una macchina. Sembrerebbe, al contempo, che la polizia municipale stia chiudendo un occhio per gli autisti: infatti, benché le continue infrazioni, nessuno è stato finora multato. Inoltre, bisogna tener conto che le contravvenzioni degli autisti, per via del titolo professionale, valgono il doppio rispetto a quelle degli altri cittadini.
LE RESPONSABILITÀ - I sindacati, nel frattempo, hanno indetto lo stato di agitazione e chiedono un incontro immediato con l'azienda: «Comune e Tua continuano a fare scaricabarile da ormai troppo tempo, ma in caso di incidenti la responsabilità non può ricadere sui lavoratori», tuona Patrizio Gobeo, segretario di Filt Cgil Chieti-Pescara. Il rimpallo tra amministrazione e società di trasporto riguarda i semafori intelligenti che dovrebbero regolare il traffico, ma che non sono mai stati attivati. «Il Comune dovrebbe completare l'installazione dei semafori spiega Gobeo , mentre Tua dovrebbe dotare i mezzi dei software in grado di comunicare coi semafori. In questo modo, gli autobus potranno finalmente tagliare le rotonde, poiché quando passa il mezzo pubblico si accenderebbe il rosso per le macchine. La situazione, però, è in stallo da mesi e nessuno ci dà risposte. Gli autisti, intanto, ogni giorno devono affrontare numerosi pericoli per garantire un buon servizio alla comunità. Speriamo che risolvano al più presto il problema o ci appelleremo al prefetto».
Trisi: «Sensori sotto l'asfalto per far scattare il rosso» Tir resta incastrato al rondò «Tua deciderà come e quando installare sui propri autobus i dispositivi per un attraversamento sicuro delle rotatorie di viale Marconi, ma c'è una valida alternativa ed è quella dei sensori di rilevamento che noi abbiamo già predisposto». Anno nuovo problemi vecchi. E, soprattutto, domande che cercano risposta nel botta e risposta tra amministrazione comunale e opposizione. All'indomani dello stato di agitazione proclamato dai sindacati dei trasporti che invocano maggiore sicurezza per gli autisti alla guida degli autobus di Tua su viale Marconi, il dirigente responsabile del progetto, Fabrizio Trisi, annuncia per lunedì un tavolo con La Semaforica, ditta che ha installato i semafori intelligenti, e comunque sostiene che quello del dispositivo sui bus di Tua è un falso problema, dal momento che su viale Marconi sono stati previsti dei sensori di rilevamento sotto l'asfalto che, al passaggio degli autobus, faranno scattare il rosso ai semafori dopo pochi secondi. «All'azienda abbiamo anche chiesto di installare sui semafori stessi il sistema di conto alla rovescia visibile agli automobilisti, sull'esempio di quello già disponibile per i pedoni - ha spiegato l'architetto Trisi - in modo che gli automobilisti siano allertati del rosso imminente, coincidente con il transito dei bus alle rotatorie». Trisi in verità ha detto anche qualcos'altro di interessante: e cioè che la risposta sollecitata dai consiglieri di opposizione in merito al dispositivo mancante sui mezzi di Tua, fornita per iscritto a sua firma, è stata redatta forse con un po' di fretta negli uffici e ha dimenticato di citare la novità dei sensori».
Dal tavolo di lunedì con La Semaforica potrebbero arrivare le risposte alle domande di Trisi e dell'intera amministrazione comunale in ordine alla funzionalità del conto alla rovescia e soprattutto dell'efficacia dei sensori di rilevamento. Nel frattempo l'opposizione non molla la presa: proprio questa mattina il gruppo consiliare del Pd terrà una conferenza stampa con il consigliere regionale Antonio Blasioli per chiedere ancora conto al Comune del discusso progetto delle quattro corsie su viale Marconi. Conferenza stampa che prenderà spunto dalle criticità legate al transito degli autobus alle rotatorie. Conferenza che è stata anticipata ieri da un video, ripreso e condiviso su Facebook da Blasioli stesso, che mostra un grosso camion della Bartoli in grave difficoltà nel ruotare intorno alla rotonda tra viale Marconi e via Spaventa. «Quel camion ha impiegato una decina di minuti per fare manovra a causa dello spazio limitato» ha commentato l'esponente del Pd.
Tante le domande che oggi verranno riproposte in conferenza stampa unite alle critiche per gli 800 giorni di cantiere. «Solitamente le rotatorie si realizzano per snellire il traffico e non si è mai visto in nessuna città che siano affiancate da semafori» ha premesso Blasioli. Ed ancora: «Secondo il progetto del Comune, gli autobus dovranno attraversare le rotatorie e non girarci intorno, questo impone lo stop alle auto ma questo non sarà possibile finchè gli autisti di Tua non saranno dotati del dispositivo per farli scattare con buon anticipo. Mi domando però come funzioneranno le cose per le tre rotatorie, oltre all'incrocio con via Tommaso Da celano, dove i semafori non sono stati installati e che secondo quanto dichiarato dal Comune non sono neppure previsti, considerato che per masci e Trisi i lavori sono stati ultimati. La verità - ipotizza Blasioli - è che per viale Marconi manca il progetto e sono finiti i soldi».
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