L'AQUILA Monta lo scontro sul progetto di velocizzazione della tratta ferroviaria Pescara-Roma, dopo le parole del ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Matteo Salvini che ha ribadito come «qualsiasi variazione progettuale, oggi, significherebbe non realizzare un'opera attesa da tanto tempo». E mentre il vicepremier e leader della Lega ribadisce la bocciatura della cosiddetta "Variante Plus" richiesta dal comitato Comferr e dai cittadini di Manoppello (Pescara), i componenti del Tavolo di Monitoraggio sull'opera, unico in Abruzzo, istituito e presentato "in pompa magna" ad Avezzano il 6 febbraio 2023, resta alla finestra. Il ministro Salvini, nel corso del question time che si è tenuto ieri alla Camera dei deputati, rispondendo all'onorevole di Azione Giulio Cesare Sottanelli, ha colto l'occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento dell'intervento: «Sono state affidate le prestazioni per i primi due lotti. Il loro completamento, nel rispetto del cronoprogramma concordato, risulta dirimente - ha dichiarato il ministro - sia per l'assegnazione dei finanziamenti erogati, sia per la contrazione temporale posta come criterio premiale di aggiudicazione. In conclusione, ribadisco l'esigenza e l'impegno mio di procedere in tempi rapidi con gli interventi approvati nel rispetto di tutte le procedure previste per legge, qualsiasi variazione progettuale, infatti, significherebbe oggi non realizzare un'opera attesa da tanto tempo».

Il riferimento è alla "Variante Plus" richiesta dal comitato Comferr perché ritenuta «meno impattante» su un territorio dove sono già partite centinaia di demolizioni, come ricordato dal deputato Sottanelli. Per quanto attiene alla scelta della soluzione relativa ai lavori di realizzazione del lotto Interporto d'Abruzzo-Manopello, «è stato seguito tutto il regolare iter autorizzativo - ha aggiunto Salvini - attraverso lo svolgimento del dibattito pubblico, delle valutazioni di impatto ambientale, che hanno portato alla valutazione della impossibilità di perseguire la "Variante Plus" per ragioni di natura tecnica, normativa, ambientale e idraulica, oltre che economica e temporale, in considerazione anche della presenza di alternative progettuali meno impattanti».

Nel frattempo il Tavolo di monitoraggio tecnico-politico sui lavori della Pescara-Roma è diventato un caso: in molti, infatti, si chiedono che fine abbia fatto quello che ormai è a tutti gli effetti un "Tavolo fantasma". Dopo la sua nascita si è tenuta una sola riunione, il 26 maggio 2023, a cui sono seguiti oltre 17 mesi di silenzio ad eccezione di qualche sporadico annuncio di una calendarizzazione, poi mai avvenuta, e di dichiarazioni non ufficiali e non dirimenti. La svolta sembrava essere arrivata a metà giugno 2023, quando il presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia dell'Aquila, Pierluigi De Amicis, è stato nominato tecnico esperto con il compito di supervisionare l'iter. «Il mio ruolo - ha spiegato De Amicis - è quello di dare uno sguardo e monitorare quelli che sono gli sviluppi procedimentali dell'attività amministrativa, cercando anche di avviare una condivisione con la popolazione ex ante e non post, per cercare dunque di condividere sul territorio marsicano e aquilano tutte le opportunità, cosa comporterebbe questo progetto. Al momento stiamo attendendo gli esiti degli incontri che si nel frattempo si susseguono, ci sono state alcune cose che ci hanno lasciati perplessi, quindi aspettiamo per riprendere le attività». Il tutto nonostante la vision resa pubblica in diverse occasioni dallo stesso coordinatore del Tavolo, il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, che aveva annunciato di voler «prendere di petto il tema» e che gli incontri avrebbero avuto una «cadenza trimestrale».