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Data: 08/08/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO

Rinviato il decreto, ma Sdp è fiduciosa L'informativa del ministro Salvini al Cdm conferma le due opzioni: il ritorno di Toto oppure il saldo finale di 1.100 milioni

PESCARA «Massima serenità da parte di Strada dei Parchi». Così dalla società del Gruppo Toto, ex concessionaria delle Autostrade A24 e A25, finite nelle mani pubbliche di Anas, hanno commentato il rinvio a fine agosto della decisione del Consiglio dei ministri prevista per ieri sera a Roma. Non c'è stato alcun decreto legge che annullasse la revoca della concessione a Sdp decisa un anno fa dall'ex governo Draghi. Ma il percorso è ormai tracciato ed è solo una questione di tempo.A dare rassicurazioni in tal senso è l'informativa presentata al Cdm di ieri dal vicepremier e Ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, che ha descritto la situazione attuale sostanzialmente diversa rispetto a quella di un anno fa. Una serie di eventi infatti hanno mutato il quadro, a partire dalle due sentenze dei tribunali dell'Aquila e di Teramo che hanno assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste, i vertici di Strada dei Parchi.Le contestazioni che erano state mosse all'ex concessionaria autostradale di non aver eseguito le manutenzioni ordinarie e straordinarie, tanto da mettere a rischio la sicurezza dei viadotti e degli automobilisti, si sono rivelate infondate. Ma, come scrive il vicepremier nell'informativa ai colleghi dell'esecutivo Meloni, non è l'unico punto a favore della società dell'imprenditore abruzzese Carlo Toto. Poi, e di recente, c'è stato infatti il decreto dello stesso Mit, adottato di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanza, che ha riconosciuto alla società abruzzese un anticipo del risarcimento di 1,2 miliardi, su un totale di 2,3 miliardi, così come quantificato dai consulenti nominati dal Tribunale di Roma. E per ultima, un'ordinanza dello stesso tribunale che ha imposto al Mit di pagare subito mezzo miliardo a Sdp. Tenendo infine presente che sull'intera vicende pende, come una spada di Damocle, il giudizio della Corte Costituzionale chiamata a valutare la legittimità della norma con cui il governo Draghi ha sfrattato Strada dei Parchi, spalancando le porte all'Anas. Ma rischia molto anche lo Stato perché, tra qualche mese, la Consulta si pronuncerà sul provvedimento di revoca e, nel caso ne dichiarasse l'incostituzionalità, si aprirebbe uno scenario di risarcimento danni e di danno erariale rilevante, con il coinvolgimento diretto di massimi vertici politici, compreso l'attuale ministro delle Infrastrutture che, suo malgrado, si è ritrovato a ereditare dal predecessore, Enrico Giovannini, il caso delle autostrade abruzzesi. Sono due quindi le opzioni prospettate nell'informativa Salvini: l'annullamento del revoca e il riaffidamento della gestione a Strada dei Parchi, oppure il saldo finale dell'ingente risarcimento, cioè il pagamento da parte dello Stato di 1.100 milioni che, aggiunti ai circa 1.200 già decretati, porterebbero al totale dei 2,3 miliardi stabiliti dal Tribunale di Roma.L'impegno da parte del ministero delle Infrastrutture c'è, per Sdp si tratta solo di attendere la fine del mese in corso quando il Cdm, ieri oberato da un superlavoro, potrà affrontare il dossier Strada dei Parchi. E chiudere definitivamente la partita.

87 agosto 2023 il centro SDP

 

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