Data: 18/03/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Rincari A24 e A25, riparte la lotta di cento sindaci e dei parlamentari. Domenica 27 vertice a Carsoli. Nazzarro: il tempo passa, temiamo di ritrovarci in estate senza soluzioni
E la senatrice Di Girolamo interroga il ministro sul mancato arrivo del Piano economico finanziario CARSOLI I parlamentari di Abruzzo e Lazio incontrano i sindaci per continuare la lotta contro il temuto rincaro dei pedaggi di A24 e A25. Il confronto si terrà domenica 27 marzo, alle 10.30, a Carsoli. Strada dei Parchi, lo scorso fine dicembre, ha stoppato l'aumento del 34,75%, previsto a partire dal primo gennaio 2022; gli oltre cento sindaci avevano scritto una lettera al ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile (Mims), Enrico Giovannini, e a tutti i deputati e senatori per chiedere di attivarsi e trovare delle valide soluzioni. Il concessionario, infatti, ha bloccato fino al primo luglio prossimo gli aumenti, dando la possibilità al governo di accelerare le operazioni di approvazione del Piano economico e finanziario (Pef) che consentirebbe un investimento di oltre 5 miliardi per modernizzare e mettere in sicurezza A24 e A25. Pef che scongiurerebbe anche i rincari. Finora tutto tace e le ultime tensioni geopolitiche non fanno presagire nulla di buono. Cosa accadrebbe con l'aumento dei pedaggi dopo i rincari di carburanti, bollette e quant'altro? «Abbiamo chiesto un incontro ai rappresentanti del parlamento per capire a che punto siamo», spiega Velia Nazzarro, sindaco di Carsoli e responsabile del Comitato contro il caro-autostrade, «ci incontreremo domenica 27 in Comune di Carsoli e faremo il punto della situazione. I colleghi del Lazio ci hanno avvisato che saranno presenti anche parlamentari della loro regione. Speriamo di avere delucidazioni. Il tempo passa e temiamo di arrivare a luglio senza una valida soluzione».Intanto, la senatrice Gabriella Di Girolamo (M5S) ha presentato un'interrogazione al ministro Giovannini per avere chiarimenti sulla rimodulazione del Pef. «Il piano economico finanziario risulta scaduto dal 2013 e il suo mancato aggiornamento genera una profonda incertezza sull'aumento dei pedaggi, più volte sterilizzato, e che oggi ammonterebbe alla cifra insostenibile del 34,75%», evidenzia Di Girolamo, «da non sottovalutare sono anche gli imponenti interventi di messa in sicurezza sismica dell'infrastruttura che oggi godono di ampi finanziamenti ma che paradossalmente stentano a partire. Infine, più volte mi sono personalmente occupata delle opere che dovrebbero essere realizzate per salvaguardare la fauna selvatica e l'incolumità degli automobilisti spesso coinvolti in incidenti causati dall'attraversamento di animali appartenenti a specie protette. Lo stallo che sta interessando le autostrade A24 e A25 è l'ennesima prova che viviamo nel Paese dell'emergenza, in cui non esiste programmazione e, qualora vi sia, manca l'accordo programmatico tra concedente e concessore».
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