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Data: 05/01/2020
Testata Giornalistica: PRIMO PIANO MOLISE
    PRIMO PIANO MOLISE

Rimpasto, la Lega salva Mazzuto e avverte Toma. Il coordinatore Colla attacca: Aida Romagnuolo non rappresenta il mio movimento, altri partiti in giunta sono sovradimensionati

CAMPOBASSO. Ove mai l’ipotesi sulla quale il governatore starebbe lavorando dovesse concretizzarsi, «la consigliera che entrerà in giunta non rappresenterà la Lega. Ricordo che entrambe sono state espulse dal partito». Lapidario il pensiero di Jari Colla, coordinatore regionale della Lega Molise dall’ottobre scorso. È la prima, vera, ‘gatta da pelare’ che gli capita in regione ed è di quelle ad alto rischio scottatura. Nessun dubbio, però. Alla Lega l’ipotesi di rimpasto che arriva da via Genova non piace affatto: l’assessore da ‘sacrificare’ sarebbe proprio Luigi Mazzuto. In pole position e al suo posto, sempre in quella che è una idea sulla quale lavorare, ci sarebbe la dissidente Aida Romagnuolo. Prima degli eletti, attuale capogruppo della Lega in Consiglio regionale, espulsa dall’ex vicepremier Matteo Salvini dopo la mozione di sfiducia presentata contro l’assessore regionale in quota Carroccio, la Romagnuolo ha dato vita assieme all’altra dissidente, Mena Calenda, che poi ha abbandonato il board ma che potrebbe essere l’altra possibile scelta per l’Esecutivo 2020 del presidente Toma al movimento politico “Prima il Molise”. I bookmaker la davano come la quota rosa della nuova giunta Toma. Un passaggio, è evidente, utile anche a blindare la maggioranza dopo la batosta rimediata con la legge sul trasporto pubblico posto che il voto della Romagnuolo non è annoverabile fra quelli certi. Il coordinatore Jari Colla non ci gira intorno. Dichiarazioni note al governatore Toma visto che, come ammette, si sono sentiti a telefono. «Mi auguro che ci pensi a lungo e bene: mettere la Lega fuori dalla giunta regionale significa venire meno ad un accordo, rompere un’alleanza. Questo mentre in altre regioni il centrodestra è unito, sia dove governiamo già sia dove ci apprestiamo a farlo fra qualche settimana» rilancia l’onorevole Colla, guardando con fiducia ai risultati delle prossime regionali di Emilia Romagna e Calabria. «Non voglio credere che le cose, in Molise, potrebbero mettersi diversamente: se ci sono problemi, forse bisogna ragionare su altre soluzioni. Sia chiaro però: le responsabilità, eventuali, non sono addebitabili di certo alla Lega». Quale la soluzione, per l’onorevole Colla? La bomba è pronta per essere innescata e ne è ben conscio il coordinatore regionale arrivato dalla Brianza su precisa indicazione di Matteo Salvini. «Ci sono altri partiti sovradimensionati rilancia Colla : perché la Lega dovrebbe uscire penalizzata da questa vicenda? ». Non lo spiega chiaramente ma il gioco è fin troppo chiaro: in giunta l’unico partito che conta su due assessori è Forza Italia. Ergo, il rebus si potrebbe risolvere senza ‘toccare’ Luigi Mazzuto. Fare spazio alla Romagnuolo (o alla Calenda, eventualmente) in altro modo, erodendo la rappresentanza azzurra. «La Lega continua ancora Colla si è sempre comportata in maniera leale: sia chiaro, a me interessa difendere sia le posizioni del mio partito sia l’accordo politico e programmatico che abbiamo stretto per il governo del Molise. Se ci sono problemi, si trovino soluzioni che non siano penalizzanti per la Lega» ribadisce. E, incalzato sugli effetti collaterali di una posizione così intransigente, Colla si smarca. «Tutti noi vogliamo proseguire con la coalizione unita e coesa. Ma il Molise rischia di essere l’unica regione dove l’alleanza si rompe e non per colpa nostra».


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