Il lavoro del rider è subordinato o comunque gli vanno applicate le relative tutele, a partire dal Contratto collettivo nazionale di riferimento. Lo afferma la Filt-Cgil di Bologna, dopo la pronuncia del tribunale del Lavoro che venerdì ha sancito la vittoria in primo grado del ciclofattorino e rappresentante sindacale Riccardo Mancuso contro Deliveroo. Il giudice, spiega il sindacato, ha riconosciuto l'etero-organizzazione del rapporto di lavoro in corso all'epoca fra azienda e rider, «al posto della falsa autonomia che continua ad essere imposta dalla maggioranza delle multinazionali nel settore grazie ad un accordo siglato col sindacato di comodo Ugl Riders». stata inoltre ribadita l'illegittimità del recesso del 2020. Il giudice ha dichiarato «che tra le parti è intercorsa una collaborazione organizzata e che il ricorrente ha diritto a corrispondere quanto maturato sulla base della retribuzione prevista per il livello C del Ccnl Merci Logistica applicato».