L'AQUILA Quasi trecento pagine, 280 per la precisione, per delineare il futuro della Regione fino al 2023. Con qualche anticipo rispetto ai tempi canonici, l'assessore al Bilancio, Guido Liris, ha divulgato il Defr, il Documento di Economia e Finanza regionale che è propedeutico all'approvazione del bilancio del 2021 e che contiene le linee strategiche che la giunta intende perseguire. Un atto in genere sottovalutato che Liris ha varato entro il termine previsto del 30 giugno e che ora va sottoposto al vaglio degli attori sociali (Consiglio delle Autonomie locali in primis, poi consiglio regionale) per l'approvazione. A inizio dicembre scorso era scoppiata la polemica sul primo Defr della legislatura Marsilio, che le opposizioni avevano giudicato vuoto e privo di obiettivi. Ora il centrodestra prova a rilanciare con un atto ponderoso che, ovviamente, parte dai necessari correttivi provocati dall'emergenza coronavirus e che rappresenta un chiaro segnale politico.
IL CONTESTO Il documento prende atto di un contesto difficile già nel pre-Covid (nel 2019 export -2,4 per cento, -0,3 per cento dei prestiti alle imprese, -1,8 per cento degli occupati nel primo semestre 2019 sullo stesso periodo 2018), con criticità anche demografiche (natalità del 6,6% inferiore alla media italiana, mortalità più alta all'11,4% contro il 10,7%). Sotto il profilo della dotazione organica dell'ente, si conferma il piano triennale che prevede, con il budget della giunta, l'assunzione di 177 dipendenti. A questo si aggiunge l'adozione del piano straordinario di potenziamento dei centri per l'impiego e delle politiche del lavoro con un rafforzamento previsto di 71 dipendenti a tempo indeterminato. Nel 2020, insomma, i dipendenti diventeranno 1.700, dai 1.417 attuali, con i dirigenti che passeranno da 58 a 78. Nella lotta all'evasione fiscale nel 2019 è aumentato il gettito: per il bollo aiuto riscosso (senza recupero coattivo) si è registrato un +15% rispetto al 2018 e un +23,8% rispetto al 2017. Le somme riscosse dopo attività di accertamento e controllo sono aumentate del 128%. Per quanto riguarda Irap e addizionale regionale Irpef, la rimodulazione al ribasso che era in programma, con decorrenza 2021 (anche nel 2020 confermate le maggiorazioni legate al piano di rientro dal deficit sanitario), è stata stoppata dall'emergenza coronavirus. Sotto il profilo fiscale, dunque, si dovrà attendere che il governo dica come sopperire la perdita di entrate (1,8-2 miliardi su scala nazionale) per capire come e se poter ridurre la pressione, ferme restando le agevolazioni attualmente previste tra sospensioni e dilazioni di pagamento.
GLI IMMOBILI Tra gli obiettivi principali indicati c'è quello della valorizzazione del patrimonio immobiliare, con l'adeguamento sismico degli edifici sedi di uffici (previsti 3 milioni). Tra le altre novità previste, l'adozione di una piattaforma informatica per le gare d'appalto per beni, servizi e lavori, così da velocizzare le procedure. Sul piano della valorizzazione delle risorse umane, è indicata nel 20 per cento la quota di chi dovrà essere impiegato in modalità lavoro agile o smart working.
LO SVILUPPO Per quanto riguarda lo sviluppo, invece, queste sono le linee guida. La prima è incrementare la competitività delle imprese, sostenendo interventi sulle infrastrutture materiali, ma anche sulle conoscenze e sulle competenze attraverso programmi comunitari, Cura Abruzzo1, accordi di innovazione, piena operatività della Zes, programma di sviluppo rurale. Sarà sostenuta la nascita di nuove imprese: previsto un incremento del 30% rispetto all'intervento già attuato con i fondi Por-Fse Abruzzo 2014-2020 e di 318 nuove realtà agricole gestire da giovani agricoltori. Per l'accesso al credito, la Regione stima che a causa della crisi Covid-19 almeno 33 mila imprese abbiano seri problemi di liquidità. L'obiettivo sarà finanziare almeno 5 mila aziende che non riusciranno ad accedere alle misure del decreto Liquidità e agli strumenti statali. Prevista la costituzione di un gruppo di lavoro composto da Regione, banche, agricoltori e coop. saranno incrementate le attività di internazionalizzazione delle imprese. Per quanto riguarda il settore vinicolo, invece, si prevede di utilizzare 3 milioni di risorse nella campagna 2020-2021. Per la filiera turistica sarà varato un apposito piano di rilancio, con contributi a fondo perduto e aiuti agli investimenti. Saranno finanziati otto progetti di macro-filiera (vino, ortofrutta, olio), con 100 partner associati, e otto progetti di macro-filiera. L'investimento supera i 20 milioni. Tra gli asset strategici c'è anche quello della semplificazione delle procedure. Grande attenzione è ovviamente dedicata ai trasporti (ferroviari in particolare), confermando la necessità di collegare le aree portuali di Civitavecchia e Ortona e, più in generale, Lazio e Abruzzo.