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Data: 16/03/2021
Testata Giornalistica: IS NEWS
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Recovery plan e trasporti ferroviari, l'allarme dei sindacati: Molise escluso. La denuncia: “Emerge l’assenza di qualsivoglia intervento che possa migliorare sensibilmente la condizione fatiscente e di arretratezza in regione”

Recovery plan e progetti per miglorare la rete e i trasporti ferroviari: il Molise è escluso. A lanciare l'allarme sono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti


“Si prevede addirittura che i progetti di fattibilità tecnico economica delle opere ipotizzate – scrivono in una nota congiunta Rolandi, Vitagliano e Mastropaolo - possano concretizzarsi in appena 6 mesi, tagliando sensibilmente i tempi e alcuni passaggi burocratici previsti ad esempio in Conferenza dei Servizi. Del resto parliamo di interventi imponenti e assolutamente necessari per favorire lo sviluppo e per eliminare altresì l’enorme gap infrastrutturale esistente nel paese. Eppure – spiegano i sindacalisti - visionando la tabella esplicativa dove vengono evidenziati i risultati significativi in termini di riduzione dei tempi di percorrenza che riguarderanno alcune importanti tratte ferroviarie e soprattutto quelle che interesseranno le regioni del mezzogiorno e i collegamenti trasversali est ovest verso la capitale, emerge l’assenza di qualsivoglia intervento che possa migliorare sensibilmente la condizione fatiscente e di arretratezza rispetto al resto d’Italia in cui versa il sistema ferroviario nel Molise.

15 MARZO 2021 IL MESSAGGERO RECOVERY PLAN

Una situazione peraltro confermata di recente dal puntuale rapporto Pendolaria di Legambiente e nel quale oltre a mettere in luce le condizioni infrastrutturali disarmanti, sono emerse ulteriori negatività quali il calo dell’11,7% dei viaggiatori e un’età media dei convogli di 19,6 anni (di cui il 74 % oltre 15 anni). Un mix di fattori che rende indifferibile un cambio di rotta ed una piena consapevolezza da parte della politica regionale della scarsa attenzione che nel corso degli anni è stata riservata alla mobilità collettiva e allo sviluppo del Molise. Ed è per questo motivo che a distanza di un anno esatto (era il 5 marzo 2020) dall’ultimo incontro istituzionale che le organizzazioni sindacali ebbero con l’allora assessore ai trasporti Vincenzo Niro e nel quale vennero affrontati i temi dell’elettrificazione, della riapertura della Campobasso Termoli, del raddoppio della Termoli Lesina, della riapertura dell’officina di riparazione a Campobasso, di un parco rotabile di proprietà della regione e della riapertura della biglietteria di Isernia (solo per fare qualche esempio), riteniamo indifferibile ed urgente un nuovo incontro e che necessariamente sarà indirizzato ad entrambi gli assessori regionali che si occupano oggi di trasporti (Quintino Pallante) e di infrastrutture (Vincenzo Niro).

Vista l’importanza degli argomenti da trattare e che riguarderanno necessariamente lo stesso recovery plan ma anche il rapporto della Regione Molise con il gestore delle infrastrutture e dei servizi ferroviari (RFI e Trenitalia) e, in funzione dell’ormai imminente scadenza del Contratto di servizio, estenderemo la richiesta d’incontro anche al presidente Toma in quanto riteniamo che sia opportuno che le organizzazioni sindacali ma anche gli utenti consumatori comprendano quali siano i progetti della Regione a breve/medio termine e verifichino la credibilità e la fattibilità del protocollo d’intesa sottoscritto ad ottobre tra i quattro presidenti di regione che si affacciano sull’adriatico (Marche, Abruzzo, Molise e Puglia) al fine di ridurre il gap infrastrutturale. Al momento Marche, Abruzzo e Puglia hanno battuto più di un colpo, il Molise – concludono – non pervenuto”.


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