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Data: 18/09/2019
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Rappresentanza sindacale: Inps pronta a pesare le organizzazioni. Potranno sedere ai tavoli delle trattative le sigle che raggiungono il 5% degli iscri

ROMA L’ultimo passo, affinché il Testo Unico possa essere pienamente operativo, avverrà domani con la firma della convenzione all’Inps. Poi la misurazione della rappresentanza sindacale ai fini della contrattazione con le aziende aderenti a Confindustria finalmente diventerà realtà: ai tavoli di trattativa potranno sedersi solo le sigle sindacalipiù rappresentative, quellecheavrannoil “bollino” dell’Inps perché superano la soglia del 5% degli iscritti. Una volta che il meccanismo inizierà a funzionare, sarà più difficile escludere dai tavoli di trattativa aziendale i sindacati “nemici”, come è accaduto più volte in passato in Fiat all’epoca dei contratti separati, ad esempio. Ma dovrebbe essere anche più facile arrivare a dellemediazionitralestessesigle sindacali, visto che il contratto - in base proprio all’accordo sulla rappresentanza - per essere valido ha bisogno della maggioranza semplice, il 50% più 1, delle organizzazioni sindacali. E dire sempre no, oppure alzare barricate, può essere inutile se la maggioranza la pensa diversamente. Per i piccoli sindacati, quelli con pochi iscritti, diventerà invece più difficile far sentire la propria voce. Tra gli obiettivi del Testo Unico c’è infatti il contrasto ai cosiddetti contratti pirata e al dumpingcontrattuale.

IL MIX La convenzione che sarà firmata domaniall’Inpsèl’ultimo tassello di un lungo percorso compiuto da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria e che ha visto centinaia di riunioni, polemiche, sintesi, accordi: il primo fu sottoscritto nel giugno 2011, poi ci fu il protocollo di intesa nel maggio 2013, poi ancora il Testo Unico nel gennaio 2014, quest’ultimo a sua volta “limato” nelluglio2017.Unpercorsochesi è più volte scontrato con la politica e la minaccia di regolare il tuttoattraversounalegge. Il ruolo dell’Inps è nevralgico: spetterà infatti all’istituto di previdenza raccogliere i dati sugli iscritti inviati dalle singole aziende in base alle deleghe dei lavoratori e mixarlo con il risultato dei voti espressi nelle elezioni delle Rsu aziendali. La media di questi due dati (ognuno varrà al 50%) fornirà il “peso” dei sindacati. E quindianchedellorovotoinsede dirinnovodi contratto.Perlaconvalida di un’intesa infatti basterà che il 50%+1, ovvero la maggioranza semplice, delle organizzazioni sia d’accordo, poi il tuttodovrà passare per una consultazione della base che a sua volta dovrà decidere a maggioranzasemplice. A garanzia del processo di certificazione verrà istituito un Comitato ad hoc, composto da esponenti delle stesse parti sociali e presieduto da un rappresentante del ministero del Lavoro. Il primo banco di prova a questo punto sarà il contratto dei metalmeccanici.


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