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Data: 13/07/2020
Testata Giornalistica: IL QUOTIDIANO DEL MOLISE
    IL QUOTIDIANO DEL MOLISE

Raddoppio ferroviario: «Il progetto su tutta la costa molisana è da rivedere»

“Neanche il tempo di ringraziare i cittadini termolesi per avere contribuito, con la raccolta firme, al Parere Negativo espresso dalla Commissione Ministeriale VIA al Progetto Definitivo del raddoppio ferroviario Lotto 2-3 Termoli-Ripalta, che nella stessa giornata, purtroppo, dobbiamo constatare che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato dall’onorevolele De Micheli del Partito Democratico, ha inserito lo stesso Progetto, appena bocciato, tra le opere strategiche da realizzare celermente”. E’ questo quanto dichiarato in conferenza stampa questa mattina, 13 luglio, dal Comitato Cittadini in Rete di Termoli sul raddoppio ferroviario. “Due Ministeri della Repubblica Italiana con posizioni opposte sullo stesso Progetto: la Commissione VIA -VAS del Ministero dell’Ambiente ha appena espresso Parere Negativo mentre il Ministero dei Trasporti lo ignora e va avanti. E cosa succede? Si distraggono i cittadini e gli organi di informazione con il falso problema della difesa degli uccelli! Ci corre l’obbligo di intervenire sull’argomento per chiarire alcune informazioni apparse sulla stampa e tv nazionale, su alcuni siti on line e sulle dichiarazioni rilasciate dall’on.le molisano Antonio Federico. Secondo il nostro onorevole pentastellato, e secondo alcune testate Nazionali e locali, il lavoro di una Commissione tecnica del Ministero dell’Ambiente (Ministero dell’Ambiente guidato dal Ministro 5S Costa) è stata sottovalutata, derisa e abbindolata, da ambientalisti estremisti (“chiunque abbia un tesserino Lipu o un distintivo WWF”) interessati solo alla difesa di un uccello Charadrius alexandrinus meglio conosciuto come Fratino e della Ghiandaia marina (Coracias garrulus). Senza nulla togliere all’importanza della protezione del Fratino e della Ghiandaia marina, i motivi veri che hanno portato alla bocciatura del Progetto sono altri e ne elenchiamo alcuni: – Non è stato effettuato un aggiornamento dello stato attuale di salute della popolazione potenzialmente coinvolta dalla realizzazione dell’opera in esame, mediante l’utilizzo di dati sanitari il più possibile aggiornati, possibilmente a livello comunale (Osservazione proposta dal Comitato Cittadini in rete di Termoli) – Non è stata effettuata una stima dei possibili impatti sulla salute della popolazione coinvolta derivante dalla realizzazione dell’opera (Osservazione proposta dal Comitato Cittadini in rete di Termoli) – Il Proponente RFI s.p.a. non ha presentato analisi in relazione ai cambiamenti climatici individuabili nell’area di Progetto (Osservazione proposta dal Comitato Cittadini in rete) – Non si sono effettuati studi approfonditi sulla vulnerabilità dell’opera ai rischi dei cambiamenti climatici e su quanto tale opera possa determinarli – Non sono state effettuate mappe di concentrazioni degli inquinanti – Non è stata fatta una mappatura dei recettori (gli abitanti interessati dall’incremento del rumore) dell’intera area analizzata in opportuna scala(Osservazione proposta dal Comitato Cittadini in rete) – C’è carenza di studio sulla situazione attuale, sulla fase di cantiere e di eserciziosulle componenti faunistiche, sull’avifauna e sulla biodiversità vegetale – Carenza e criticità sull’utilizzo delle terre e rocce da scavo – Nonostante l’opera preveda la realizzazione di una galleria naturale di 1.715,85 metri, RFI non ha prodotto alcun dato relativo alla caratterizzazione preliminare con prelievo alla quota di scavo, così come previsto dalla normativa – RFI non ha provveduto alla caratterizzazione delle acque di falda che, in più punti del Progetto, interferiscono con l’opera così come previsto dalla normativa. – I 10.179 ml (cioè 10 km) di barriere antirumore previsti dal Progetto Definitivo presentato e gli interventi presso tutte le abitazioni individuate dovranno prevedere un Piano di monitoraggio con la linea in esercizioQuesti sono solo alcuni dei motivi che hanno portato la Commissione Ministeriale VIA -VAS ad esprimere PARERE NEGATIVO. Il termine Fratino lo troviamo in un solo rigo a pag. 24, la Ghiandaia Marina nella stessa pagina al rigo successivo, e a pag 62 quando la Commissione la prende ad esempio su come fare il monitoraggio ed evidenziare la carenza di indagine del Proponente sulle matrici interferite.Il Parere Negativo espresso è racchiuso in 70 pagine e non 2 righe!Certamente il Corriere.it avrebbe potuto dedicare un’ora a leggere tutto il Parere! L’onorevole Federico, invece di accusare i dirigenti di non solerzia o di non essere professionisti competenti, bene avrebbe fatto, a nostro parere, a parlare qualche anno fa o qualche mese fa. Era stato interessato dal Comitato! Ha preferito aspettare che qualche altro abbia deciso per lui cosa fare della nostra costa! Poteva venire a Termoli a parlare con i cittadini e descrivere la bellezza e la salubrità di oltre 10 km di barriere antirumore alte 7.50 oltre il basamento, invece di tirare in ballo Dirigenti che hanno fatto il loro lavoro.Lo inviteremo all’inaugurazione dei primi 10 km lineari di barriere e con lui inviteremo anche gli altri Deputati e Senatori molisani del M5S e dell’attuale compagine Governativa che si sono distinti per l’assordante silenzio. E ci venga risparmiato il solito ritornello: non è colpa nostra, sono stati quelli di prima… Questi i fatti. Ora aspettiamo le conferenze stampa dei rappresentanti PD e M5S che vengano a spiegare ai cittadini termolesi come convivere con decine di km di barriere antirumore e con tutte le ripercussioni sulla salute, sul paesaggio, sul turismo, sul patrimonio commerciale e urbanistico. Confidiamo in un colpo di onestà culturale del Presidente del Consiglio Conte affinchè riservi al Molise la stessa attenzione che una Commissione del suo Governo gli ha riservato, vagliando un Progetto che è stato bocciato ben 3 volte dalle Commissioni competenti e che ora con un diktat politico, magari commisariale, ci verrà imposto! Se la stessa Commissione di tecnici dà Parere Favorevole ad altri progetti, non sorge il dubbio che forse è da rivedere il Progetto complessivo su tutta la costa molisana? Perché tanta fretta?”


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