Data: 17/01/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Raddoppio ferrovia, patto fra 4 Comuni: il progetto va rivisto. Oggi è in programma il primo vertice a San Giovanni Teatino anche con gli amministratori di Manoppello, Scafa e Chieti
SAN GIOVANNI TEATINO Quattro Comuni insieme per chiedere a Rete ferroviaria italiana di modificare il progetto per velocizzare la Pescara-Roma. Oggi pomeriggio a San Giovanni Teatino ci sarà il primo incontro tra i Comuni, voluto dal sindaco Giorgio Di Clemente insieme ai rappresenti di Chieti, Manoppello e Scafa. I quattro Comuni non sono contrari allo scopo del progetto, che è quello di modernizzare un collegamento al momento sotto-utilizzato perché troppo lento, ma sono contrari alle modalità con cui si vuole raggiungere l'obiettivo. La richiesta è dunque di modificare il progetto per salvaguardare i territori, sia dal punto di vista della sicurezza ambientale che da quello degli abbattimenti delle costruzioni, case comprese, che si trovano troppo vicine alla ferrovia. Sabato scorso c'è stata, invece, un'assemblea pubblica a Manoppello organizzata dal sindaco Giorgio De Luca. Il Comune di San Giovanni Teatino si è già mosso autonomamente presentando un ricorso contro il progetto, ma ora la parola d'ordine è fare fronte comune con tutte le amministrazioni interessate. Nel frattempo è sorto anche un comitato civico che sosterrà l'azione delle istituzioni, il comitato si chiama Comferr ed è presieduto da Antonio Bianchi, medico in pensione di Manoppello. Il progetto prevede di velocizzare la linea Pescara-Roma raddoppiando i binari, ma per farlo è necessario abbattere le costruzioni che sono troppo vicine al tracciato ferroviario (una sessantina sono gli abbattimenti previsti dal lotto 1 del progetto). Per quanto riguarda Chieti, al tavolo intercomunale il presidente del consiglio comunale teatino Luigi Febo ha intenzione di avanzare una proposta per salvaguardare la contrada di Brecciarola tenendola fuori dal progetto: «Anziché far passare il raddoppio dei binari in mezzo alla contrada», dice, «si delocalizza il progetto sulla linea che va verso l'Interporto. La linea già esiste, è stata realizzata a servizio dell'Interporto nel 2008. Ritengo che sia una soluzione praticabile senza troppi problemi o grande aggravio di spesa. L'importante, comunque, è trovare una soluzione unica per tutto il territorio. Per questo è importante che tutti i Comuni interessati dal progetto avanzino proposte in maniera unitaria a cui Rfi dovrà poi rispondere con le giuste soluzioni».
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