CHIETI «La politica ha il dovere di dare risposte chiare e immediate sul raddoppio ferroviario della Pescara-Roma». A parlare è la deputata del Movimento 5 Stelle, Daniela Torto, che sul progetto di velocizzazione della linea ferroviaria ha presentato un'interrogazione, non ottenendo ancora risposte. L'interrogazione è ferma in parlamento e Torto protesta. «L'attuale progetto prevede espropri e demolizioni», dice la pentastellata, «che riguardano non solo fabbricati a uso agricolo o industriale, ma anche abitazioni. Inoltre, per i successivi lotti, potrebbero sorgere nuove problematiche legate alle eventuali perforazioni delle montagne lungo il tracciato, a grave discapito della tutela del nostro ambiente e a rischio delle falde acquifere che vanno salvaguardate soprattutto quando ci si schiera a favore dei problemi idrici della nostra Regione. È assolutamente indispensabile trovare un bilanciamento tra la necessità di portare a termine l'opera e il rispetto del territorio e dei suoi abitanti. Questa inerzia non fa che aumentare i timori dei cittadini e dei sindaci delle comunità interessate». Ad oggi l'unico atto parlamentare avanzato sul tema alla Camera dei deputati risulta l'interrogazione che Torto ha presentato lo scorso 4 febbraio. «Il testo attende di essere calendarizzato in commissione Trasporti alla Camera», dice la parlamentare, «e dunque, per questa ragione, non abbiamo ancora risposta dal ministro. Adesso però non si può più perdere tempo: lo Stato ha il dovere di rispondere concretamente alle richieste dei cittadini, delle comunità locali e dei sindaci». Nel frattempo oggi tornano a parlare i comitati. All'Hotel Iacone di Chieti Scalo è prevista stamattina una conferenza stampa con i rappresentanti di FerroVia Chieti Scalo (con la presidente Paola Sablone), No Variante Mulino (Loris Zappacosta e Katia Corsi), Comitato cittadini di Alanno (con Cinzia Antonacci), No Ferrovia Si Strada Verde San Giovanni Teatino (con Paolo Cacciagrano e Giampiero Melatti), Comferr Brecciarola-Manoppello (con Gianni Di Labio, Antonio Bianchi e Pierluigi Aceto) e Codici Abruzzo (con Giovanni D'Andrea).