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Data: 18/10/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Raddoppio della Roma-Pescara le Ferrovie convocano i sindaci a Roma sulle criticità

LA SVOLTA
L'AQUILA Prosegue il confronto sul progetto di velocizzazione della tratta ferroviaria Pescara-Roma. Sullo sfondo, oltre alle polemiche sollevate dai Comitati cittadini di alcune zone interessate dalla linea ferroviaria, resta il timore che la maxi opera, attesa da decenni in Abruzzo e ritenuta strategica sotto diversi profili, non venga conclusa. Proprio con lo scopo di fare un punto sul progetto e valutare eventuali criticità, il direttore generale della Regione, Antonio Sorgi, ha avuto un incontro con i sindaci di Chieti e Manoppello (Pescara), Diego Ferrara e Giorgio De Luca. Al centro del vertice la definizione di alcuni dettagli legati alla progettazione esecutiva del raddoppio del primo lotto della tratta ferroviaria Pescara-Roma, le opere compensative e la ripartizione dell'1% dell'importo totale dell'appalto in questione.
L'obiettivo era quello di arrivare ad una posizione condivisa in vista del vertice che entro fine mese avrà luogo a Roma, con i rappresentanti di Rete ferroviaria italiana (Rfi), al quale prenderanno parte tutti i sindaci dei territori interessati sia dal primo che dal secondo lotto dell'opera infrastrutturale. L'altro aspetto affrontato riguarda le questioni legate alla realizzazione delle opere compensative e, a tal proposito, è emersa l'esigenza di procedere in conformità con la strumentazione urbanistica evitando di andare in variante, in maniera da rimanere coerenti con le scelte effettuate sui territori. La terza questione è quella della chiave di riparto del 1% di queste opere compensative che Rfi mette a disposizione degli enti locali che poi dovranno decidere che tipo di intervento realizzare.
DIRETTORE
Nello specifico, il direttore Sorgi ha chiarito che si tratta di risorse legate ad opere di investimento, ribadendo che la chiave di riparto, definita nel precedente incontro e quindi condivisa dai Comuni ricadenti sia nel primo che nel secondo lotto, è di 70-20-10: il 70% dunque è individuato come quota dell'importo lavori che ricade sul territorio, il 20% come percentuale relativa al numero di cittadini residenti coinvolti nel disagio mentre il restante 10% è relativo al tratto di ferrovia che ricade in area urbana.
In attesa dell'incontro a Roma, a Manoppello si raccolgono le osservazioni sulle varianti annunciate al progetto di raddoppio da inviare a Rfi. «Meno demolizioni e meno rotatorie» è l'imperativo del Comune per ottenere «una pianificazione funzionale e rispettosa di un territorio a cui sono stati già chiesti sacrifici». Sono giorni di riunioni anche a Manoppello in vista della presentazione a Rfi delle osservazioni alle varianti annunciate per la tratta Interporto d'Abruzzo-Manoppello. «Ci sono margini per ridimensionare l'impatto dell'opera allo Scalo - spiega il sindaco De Luca - come, per esempio, ridurre il numero di rotatorie previste, diminuendo così il numero di immobili abbattuti. Puntiamo ad inviare osservazioni dettagliate e supportate da soluzioni tecniche concrete che, a nostro avviso, miglioreranno il progetto in funzionalità e garantiranno minore impatto per il territorio». Il Comune, nell'incontro di martedì scorso con i tecnici di Rfi e Italferr, ha chiesto di eliminare la rotatoria di via Amendola e quella di via Meucci, salvare dalla demolizione due abitazioni private e un palazzo, stralciare la viabilità di accesso al condominio Il Pinguino e liberare così l'area esterna della scuola media, spostare la costruzione del nuovo sottopasso pedonale da via Amendola su via della Stazione, all'altezza della delegazione comunale, collegare via Galilei alla nuova rotatoria di via Aldo Moro, costruzione di una nuova circonvallazione che collega via D'Annunzio (nuova caserma dei Carabinieri) e via Fratelli Bandiera. La costruzione del nuovo sottopasso permetterà lo stralcio dal progetto iniziale delle opere di viabilità su via Staccioli, via Barbanera, via Verdi e traverse. «Sul progetto di raddoppio, come detto, non si torna indietro - conclude De Luca - il tempo delle barricate è trascorso. Ora dobbiamo ottenere il meglio relativamente all'attuale tracciato».

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