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Data: 22/01/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Raddoppio della rete ferroviaria I sindaci: «No alle case abbattute» Chieti, Manoppello, San Giovanni Teatino, Scafa e Alanno lanciano un altro appello a Rfi: «L'opera rappresenta un'occasione di sviluppo, ma l'intervento va rivisto: troppo impattante»

CHIETI Si stringe il patto tra Comuni per chiedere modifiche al progetto del raddoppio ferroviario sulla linea Pescara-Roma. Ieri mattina il sindaco Diego Ferrara, affiancato dal presidente del consiglio comunale Luigi Febo e dalla vicepresidente Silvia Di Pasquale, ha accolto al Comune i sindaci di San Giovanni Teatino e Manoppello, Giorgio Di Clemente e Giorgio De Luca, in vista del Consiglio straordinario fissato per il 31 all'auditorium Cianfarani a cui sono stati invitati i vertici di Rete ferroviaria italiana. La posizione univoca dei tre sindaci, a cui si aggiungono anche quelli di Alanno e Scafa, non è di contrarietà al progetto, che anzi è visto come occasione di sviluppo, ma di contrarietà alle modalità con cui Rfi e Italfer lo vogliono portare a termine. Si tratta di un progetto da 6,6 miliardi di euro, che intende impegnare per i primi due lotti - quelli che riguardano i cinque comuni interessati - circa 600 milioni di euro: l'obiettivo è collegare in due ore le due sponde del Tirreno e dell'Adriatico. Ma il tracciato risulta troppo impattante per il territorio. Tra Brecciarola e Manoppello è previsto l'abbattimento di una sessantina di costruzioni, abitazioni comprese, di cui una ventina solo a Brecciarola, senza contare i problemi con i sottopassaggi e le criticità inerenti la sicurezza e l'impatto ambientale. «È indispensabile un confronto con Rfi», hanno detto Febo e Di Pasquale, «perché vogliamo sottoporre ai vertici di Rfi delle alternative ai tratti più impattanti, peraltro già vagliata dalla stessa Rfi nel 2008 per l'Interporto, cosa che agevolerebbe anche il trasporto delle merci, aprendo una via diretta da e per Roma che a oggi non c'è». Sulla bretella per l'Interporto, che eviterebbe il passaggio del doppio binario a Brecciarola e Manoppello, «esiste già un progetto preliminare», ha aggiunto De Luca, «già approvato da Rfi». Il sindaco Ferrara ha ribadito come la velocizzazione della linea sia «una grande opportunità che nessuno vuole perdere e proprio per questa ragione ci siamo uniti per dare voce a esigenze concrete dei nostri territori. Abbiamo trovato una sinergia istituzionale che potrà essere replicata anche su altri argomenti di interesse generale, perché a prescindere dalla politica, lo sviluppo del territorio e i servizi sono cosa importante e che dovremo guardare in un'ottica sempre più ampia e sinergica. Parliamo di un progetto chiaramente improcrastinabile, indiscutibilmente utile, ma che va inserito in un contesto urbanistico, sociale e oggettivo che non può essere trascurato. Per questa ragione ci uniamo e abbiamo dato uno scenario ampio al confronto, affinché questo arrivi e perché in tempi brevi si capisca come ottimizzare competenze e lavoro». Di Clemente ha inoltre ricordato come «a San Giovanni Teatino la battaglia è iniziata dal tempo del sottopasso ferroviario, opera di Rfi che fu bloccata dopo una grande mobilitazione. Il raddoppio, così com'è oggi concepito, sventrerebbe il nostro centro urbano già frammentato dalla presenza di altre infrastrutture, per questo dobbiamo trovare una soluzione alternativa che tenga conto delle nostre perplessità e delle istanze che possono rendere attuabile il progetto sul nostro territorio».


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