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Data: 15/02/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Raddoppio della linea ferroviaria: in seimila firmano per la variante. Petizione del comitato Comferr per rivedere la proposta: no ai binari a Brecciarola e Manoppello

Le richieste elencate in dieci punti: «Si evita l'abbattimento delle case e si tutela la qualità della vita»


CHIETI In 6mila firmano per chiedere lo spostamento della ferrovia dai centri abitati di Brecciarola e Manoppello. Con la raccolta firme si chiede una variante al progetto di Rete ferroviaria italiana e Italfer per velocizzare la tratta Pescara-Roma attraverso il raddoppio dei binari. La petizione è stata lanciata dal comitato Comferr, presieduto dal medico in pensione di Manoppello Antonio Bianchi. «Quello delle 6mila firme era l'obiettivo che ci eravamo preposti», dice l'ex assessore comunale Gianni Di Labio, rappresentate teatino del comitato che ha riassunto in dieci punti le proprie richieste. Il primo riguarda il fatto che con la variante sulla bretella per l'Interporto si eviterebbe l'abbattimento delle case. Con la deviazione verso l'area interportuale, inoltre, ci sarebbero riduzioni nei costi, essendoci meno espropri da fare. Al terzo punto c'è la difesa della qualità della vita e la tutela dell'integrità del territorio e del tessuto urbano esistente. Poi il risparmio nella gestione dei trasporti e la facilitazione e il mantenimento dei servizi pubblici comunali, con meno inquinamento, non solo acustico. Ci sarebbe una riduzione dei tempi di realizzazione attraversando zone meno urbanizzate. Si eviterebbero anche tutte le possibili negatività dovute all'impatto socio-sanitario per lo stravolgimento collettivo e sociale. L'area suggerita dal comitato non è interessata da alcun vincolo idro-geologico. L'ottavo punto riguarda una migliore percorribilità dei convogli (silenziosità, velocità, comfort passeggeri, sicurezza nel trasporto di merci potenzialmente pericolose, tempi di manutenzione strutturale e della logistica). Al nono punto c'è il supporto alla proposta di riconoscimento di una diramazione del Corridoio V (Mediterraneo) delle reti trans-europee di trasporto, con l'istituzione di un corridoio trasversale intermodale Barcellona (Spagna)-Civitavecchia-Pescara-Ortona-Ploce (Croazia). All'ultimo punto, infine, c'è la sottolineatura che il tracciato ferroviario proposto dal comitato non contrasta con le richieste eventualmente presentate da altri Comuni interessati alla progettazione. «Ci stiamo preparando per l'incontro di giovedì prossimo», fa sapere Di Labio, «con la coordinatrice della fase del dibattito pubblico, Iolanda Romano. Teniamo a ribadire che il comitato Comferr riconosce l'importanza di quest'opera e che è a favore del progresso e delle infrastrutture che, però, devono rispettare le comunità e i territori». Il Comferr non è l'unico comitato cittadino sorto in città, ce ne sono altri due: il comitato FerroVia Chieti Scalo, presieduto da Paola Sablone, e il comitato No variante Mulino, coordinato da Loris Zappacosta. Il comitato FerroVia è interessato da un lotto diverso da quello che riguarda Brecciarola e Manoppello; il comitato No variante Mulino ha a che fare, invece, con la stessa zona di Brecciarola e chiede che si eviti la delocalizzazione del progetto sulla variante per l'Interporto. Nonostante la richiesta sembri opposta a quella del Comferr, che chiede la delocalizzazione sulla variante per l'Interporto, i due comitati sottolineano che non sono l'uno contro l'altro. Per ora fanno fronte unico, come è stato ribadito nella riunione con il sindaco Diego Ferrara e il presidente del consiglio comunale Luigi Febo.

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