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Data: 14/02/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Raddoppio della ferrovia «Senza impatti negativi»

Raddoppio ferrovia Pescara-Roma, per il sindaco di San Giovanni Teatino, Giorgio Di Clemente, un'opera importantissima da un punto di vista strategico e di crescita, ma che può essere realizzata senza deturpare e dividere i territori interessati. Un'opinione che il primo cittadino ha espresso nel corso dell'incontro convocato dal comitato Comfer presieduto dall'ex consigliere comunale Gianni Di Labio al quale hanno preso parte esponenti politici abruzzesi e dei Comuni interessati.
«DIFESA DEL TERRITORIO» - "Siamo compatti a difesa di una realtà che Rfi ha deciso di deturpare con un'opera pubblica, sicuramente di grande valore, ma che non può essere realizzata senza il rispetto di cittadini e ambiente ha affermato Di Clemente -. È importante sapere che anche i nostri rappresentati politici hanno compreso l'impatto negativo del progetto così come previsto da ferrovie e i danni strutturali e ambientali che arrecherebbe". Per il sindaco, San Giovanni Teatino è stata tagliata a fette dalla lottizzazione del Consorzio; condizionata dall'asse attrezzato che ha creato una sorta di barriera, con espropri ad oggi non ancora pagati; da un aeroporto che sta per prendersi altri 400 metri per allungare la pista senza aver preventivato un collegamento diretto tra aeroporto e asse attrezzato che solleverebbe il territorio da un inquinamento ambientale al limite e una viabilità al collasso. "Non possiamo permettere che anche la ferrovia distrugga la nostra città. I tecnici da noi incaricati per il progetto alternativo, l'avvocato Francesco Vetrò e l'ingegnere Ivo Vanzi, stanno portando avanti il lavoro che sarà presentato presto alla cittadinanza".
MARSILIO E GOVERNO INDECISI - Sulla questione interviene la deputata del Movimento 5 Stelle, Daniela Torto. "Ciò che sta accadendo è inaccettabile. Da una parte ci sono le comunità locali e i sindaci di San Giovanni Teatino, Chieti e Manoppello preoccupati per le ricadute che questa opera potrebbe avere sul territorio. Dall'altra ci sono un ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e un governatore regionale, Marco Marsilio, che non prendono una decisione. Per come si sta sviluppando la situazione, l'opera a mio avviso non si farà non per scelta politica ma per incapacità di questo centrodestra che riuscirà nell'impresa di far perdere i soldi all'Abruzzo e a bloccare quelle realtá economiche che attendono una decisione per conoscere il proprio destino. Per questo ho presentato un'interrogazione parlamentare: governo e Regione ci dicano se stanno dalla parte dei cittadini o vogliono spingere per la realizzazione dell'opera così com'è".

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