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Data: 01/02/2022
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Quelle sei stazioni in bilico tra nuova vita e abbandono. Il caso limite di Bussi dove l’accesso avviene dal retro. A Popoli il nodo dei binari vicinissimi alle abitazioni

POPOLI Sei stazioni in quarantacinque chilometri di binari. Nel tratto pescarese della PescaraRoma, da Popoli a Manoppello, quasi uno scalo ferroviario ogni sette chilometri. Una stazione per Comune e tutte automatizzate. Alcune hanno porte murate, altre locali dedicati a scopi sociali. E nessuna divisa a ricordare i vecchi tempi e tenere in vita la leggenda del capostazione di Alanno, titolo attribuito dalla cultura popolare a persona che si dà parecchio da fare, non sempre con risultati esaltanti. Negli anni, soprattutto negli ultimi della lunga storia della ferrovia costruita nel 1873, il panorama è cambiato un po' ovunque. E lo stato dei luoghi, mentre infuria il dibattito sul nuovo tracciato veloce, offre oggi il racconto della vita tormentata dell'infrastruttura. I pericolosi passaggi a livello che tagliavano in due i centri abitati sono stati eliminati grazie ai sottopassaggi. Allo stesso tempo, però, sono stati chiusi uffici e biglietterie. Ogni stazione ha avuto una nuova vita o l'abbandono. A Popoli, che la stazione ce l'ha a poche decine di metri dalle scuole superiori, alcuni locali dell'edificio ospitano la sede dei volontari della Croce rossa. Ma la vera rivoluzione, peraltro recente, c'è stata con l'eliminazione del passaggio a livello nei pressi dell'ospedale. Un incubo per residenti, mezzi di soccorso e utenti del Santissima Trinità che si è risolto solo da un paio di anni con la realizzazione di un percorso alternativo. Una sorte che Popoli ha condiviso con altri comuni della Val Pescara tagliati in due dalla ferrovia.

I PERICOLI Da qualche anno anche Torre de' Passeri ha chiuso con i pericoli rappresentati dal passaggio a livello in pieno centro e ha avuto il suo sottopassaggio. L'attesa è stata lunga ma il problema è stato risolto con grande sollievo dei residenti. Stesso copione anche a Scafa dove, da qualche anno, è stato eliminato il passaggio a livello che si trovava nei pressi del Distretto Sanitario e delle scuole. In tutti i casi l'alternativa ha comportato inevitabili percorsi più lunghi e tortuosi. Un sacrificio dovuto in nome della sicurezza. Il problema del binario che corre vicinissimo alle case, invece, resta con tutte le problematiche che comporta. Così a Popoli, come a Torre de' Passeri, Scafa e Manoppello. Per trovare una stazione in una zona non urbanizzata c'è da arrivare a Bussi. Anzi Bussi Stazione, a tre chilometri dal paese. Qui è difficile anche capire dov'è l'ingresso. Chiuso da diversi anni l'edificio che un tempo ospitava la biglietteria e al primo piano l'abitazione del capo stazione, l'accesso ai binari oggi è sul retro, tra una vecchia costruzione in mattoni e una recinzione. Nessuna abitazione nei dintorni, nessun cartello che avverte che lì c'è una stazione. Anche se sono pochi i treni che si fermano e i passeggeri sono rari. A poche decine di metri, la palazzina dove abitavano i ferrovieri ha mattoni al posto di porte e finestre.

IL DECLINO È quel che resta di uno dei più importanti scali merci d'Abruzzo. Erano i tempi d'oro del polo chimico. Oggi oltre i binari c'è la discarica dei veleni. Un osservatorio privilegiato per chi sale in carrozza a Bussi Stazione. Chiusa nel vero senso del termine è la piccola stazione di Piano D'Orta Bolognano. Per scoraggiare sgraditi visitatori porta d'ingresso e finestre del piccolo edificio sono state riempite con mattoni e cemento. In passato si era parlato di destinare i locali ad un'associazione locale ma il progetto non sembra essere andato in porto. Il viaggio in treno sul tratto pescarese della PescaraRoma fa tappa anche ad Alanno e Manoppello, gli unici due comuni ad avere uno Scalo urbanizzato e lontano dal centro urbano. Il tour delle stazioni, da Popoli al capoluogo, dura poco meno di un'ora. In pratica la metà del tempo che occorrerà per andare da Pescara a Roma una volta realizzato il raddoppio della linea ferroviaria in discussione in questi giorni.

01 febbraio 2022 ilmessaggero


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