L'AQUILA Lo definiscono «indispensabile per lo sviluppo futuro della città». E oggi dalle 9,30 saranno in consiglio comunale per chiedere «l'impegno concreto del sindaco Pierluigi Biondi e di tutta la municipalità a sostenere il progetto, nelle sedi opportune. In Regione e al Governo». Sul tavolo 8.500 firme, raccolte in pochi giorni, dal coordinamento del tavolo di confronto "L'Aquila, collegamenti ferroviari veloci", che rappresentano il «polso della situazione, rispetto all'attenzione generata intorno alla linea ferroviaria tra Pescara e Roma». Il tavolo di coordinamento chiede che la tratta passi per L'Aquila: richiesta che ha destato non pochi mal di pancia in altre zone dell'Abruzzo interno, a Sulmona e nella Marsica.

SENZA CAMPANILISMI. «La nostra è una proposta che non va a togliere nulla ad altri territori delle aree interne», spiega Roberta Gargano, portavoce del tavolo di confronto "L'Aquila, collegamenti ferroviari veloci", «ma solo ad aggiungere, in quanto il collegamento Avezzano-Roma già esiste, anche se va potenziato ed efficientato, come anche la linea ferroviaria L'Aquila-Sulmona. Nell'ambito di questo quadro, va creato un collegamento ferroviario L'Aquila-Roma: il capoluogo non può essere escluso da un ragionamento complessivo. Chiederemo al Comune, durante la seduta del consiglio straordinario, di sostenere la nostra proposta». Il tavolo di confronto, nato su iniziativa di un comitato spontaneo di cittadini, punta «ad uno sviluppo sostenibile, vitale per l'intero territorio abruzzese», e chiede a gran voce che «la realizzazione di linee ferroviarie, che dovranno mettere in collegamento i porti di Ortona e Civitavecchia, preveda il miglioramento della ferrovia che passa per L'Aquila, potenzialmente collegabile a Roma e a Pescara, con pendenze al di sotto del limite dell'1,5%. Uno snodo necessario per il passaggio delle merci tra l'est e l'ovest europeo».

Il PROGETTO. La proposta avanzata dal tavolo di confronto aquilano prevede un percorso di collegamento più rapido tra Roma e Pescara, quantificabile nell'ordine delle due ore di percorrenza. «È già quasi completamente realizzato o pianificato, in particolare la nuova ferrovia veloce Rieti- Passo Corese-Roma», spiega Gargano, «resta da pianificare solo una nuova tratta relativamente breve tra Scoppito e Rocca Sinibalda della lunghezza di circa 32 chilometri, con quattro gallerie, di cui una di circa 17 chilometri». Il passaggio via L'Aquila garantirebbe circa 30 minuti di vantaggio rispetto alle ipotesi già prese in considerazione, «principalmente in virtù di un minore dislivello da superare (l'altezza massima del tracciato è di circa 730 metri), minori pendenze (sempre sotto il 15% necessario per sostenere linee ad alto carico) e meno curve, quindi con meno gallerie necessarie per "raddrizzare" il tracciato esistente».

I VANTAGGI. «Il pregio della proposta», spiega il comitato promotore, «è anche nella possibilità di far confluire, in una strategia generale, il rinnovamento e lo sviluppo delle infrastrutture regionali, senza escludere o penalizzare l'area del Fucino e favorendo, anzi, la sinergia con altre esigenze distribuite sul territorio. Una è senz'altro la rete di trasporto merci tra Ortona e Civitavecchia, che porterebbe definitivamente a inserirsi nel corridoio Mediterraneo Ten-T Ploce-Barcellona, favorendo lo sviluppo delle attività portuali e di tutte le infrastrutture logistiche. Il transito per L'Aquila favorirebbe il collegamento con il reatino e con l'Umbria e riaprirebbe le istanze per un collegamento ferroviario del Teramano e Ascoli Piceno in direzione Roma. L'attuale linea che passa per Avezzano potrebbe innestarsi nel nuovo percorso veloce con un collegamento tra Carsoli e Rocca Sinibalda».