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Data: 10/06/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Provenzano firma il via alla Zes Abruzzo. Il ministro: «Grande opportunità di sviluppo, ma a fare la differenza sarà la capacità di programmare strategicamente»

PESCARA Il ministro del Sud Giuseppe Provenzano ha firmato ieri l'istituzione della Zes Abruzzo. Il provvedimento è finalizzato ad attrarre investimenti nei territori della Zona economica speciale, in particolare nell'ambito dell'economia portuale e in settori come la logistica, i trasporti e il commercio, attraverso una semplificazione delle strutture amministrative e la possibilità di accedere a sgravi fiscali.«La Zes è una grande opportunità per lo sviluppo regionale, ma a fare la differenza sarà la capacità di programmare strategicamente», il commento del ministro. «Programmare strategicamente», ha aggiunto Provenzano «significa puntare, ad esempio, sulla trasversalità, le risorse nazionali ed europee della coesione già disponibili, e quelle che arriveranno ai territori con il recovery plan. La sfida è accelerare la spesa recuperando i ritardi, spendere bene e rapidamente per fronteggiare meglio la crisi e ripartire». «La firma del Ministro Provenzano sul decreto istitutivo della Zes chiude un percorso finora fin troppo accidentato», ha commentato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, «ora l'impegno di tutti deve essere rivolto a recuperare il tempo perduto e a fare di questo strumento un'opportunità di rilancio e di ripresa economica, a maggior ragione in piena emergenza Covid. La Regione sta facendo e farà del suo meglio, a cominciare dal potenziamento delle infrastrutture portuali». A questo proposito Marsilio ha annunciato che sarà venerdì a Ortona per parlare dei progetti per il porto».
GLI INCENTIVI. Le nuove imprese e quelle già esistenti, che avviano un programma di attività economiche o di investimenti nella Zes, possono usufruire di procedure semplificate. In relazione agli investimenti effettuati nelle Zes, il credito d'imposta previsto è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 50 milioni di euro. Per ottenere gli incentivi le imprese devono mantenere la loro attività nell'area Zes per almeno sette anni dopo il completamento dell'investimento. Il decreto è stato varato nel 2017 con un impegno economico di 25 milioni di euro nel 2018; 31,2 milioni di euro nel 2019 e 150 milioni di euro nel 2020. Nel frattempo altre regioni, anche del Nord, hanno chiesto di essere inserite nella legge. Mentre il Pd (il partito di Provenzano), ragionando sull'onda della crisi post Covid ha proposto in un disegno di legge firmato da tutti i deputati eletti nel Mezzogiorno (tra i primi firmatari l'ex ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan), di ampliare gli aiuti alle aree Zes del Sud, attraverso «un regime fiscale e amministrativo speciale, che consenta il dimezzamento delle aliquote Ires e l'esenzione totale della tassazione su utili, dividendi, royalties e interessi, di qualunque natura, distribuiti agli azionisti dalle società di capitali di diritto Ue, che stabiliscano i propri insediamenti industriali o le proprie sedi societarie nelle aree Zes del Sud».

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