“Lavorare in sicurezza per costruire il futuro” è lo slogan affisso sul palco ideale del Primo maggio virtuale. Futuro incerto. La crisi del coronavirus si somma a quelle precedenti. Nei loro discorsi indirizzati in queste ore agli iscritti, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil hanno puntato molto sulla “sicurezza nei luoghi di lavoro”. “Il lavoro vede ancora oggi tanti invisibili, tanti in nero privi di quelle tutele che non siamo riusciti ad estendere”, riflette Anna Maria Furlan, numero uno della Cisl, l’organizzazione che proprio ieri ha compiuto 70 anni. In un’intervista a Repubblica il leader della Cgil, Maurizio Landini, ha sottolineato che anche i nuovi modi di lavorare, come quello da casa, dovranno diventare oggetto di contrattazione: “Il lavoro è lavoro, in qualsiasi luogo si svolga”. Per Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil “l’unità del lavoro che si è vista in queste settimane di emergenza è un messaggio di speranza per tutta la società italiana”.
Playlist, piattaforme, video: cambiano gli attrezzi del Primo Maggio. Sostituiscono piazze, palchi, striscioni. La Festa del Lavoro 2020 sarà senza cortei e, si teme, senza lavoro. L’epidemia ha bloccato le manifestazioni tradizionali e rischia di mettere in crisi anche l’occupazione. Ieri l’Istat ha annunciato un calo del 4,7 per cento del Pil italiano nel primo trimestre, interessato solo parzialmente dal blocco per il coronavirus. Mai dal 1995 si era registrato un calo tanto vistoso. Sicurezza e lavoro sono i due temi di questo Primo Maggio virtuale. Il tradizionale comizio dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil diventa questa mattina dibattito televisivo con Furlan, Landini e Barbagallo intervistati in diretta su Raitre dalle 12,20 alle 13. Anche il concertone di piazza san Giovanni diventerà uno show televisivo con testimonianze e musica live, in onda questa sera.
“Lavorare in sicurezza per costruire il futuro” è lo slogan affisso sul palco ideale del Primo maggio virtuale. Futuro incerto. La crisi del coronavirus si somma a quelle precedenti. Nei loro discorsi indirizzati in queste ore agli iscritti, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil hanno puntato molto sulla “sicurezza nei luoghi di lavoro”. “Il lavoro vede ancora oggi tanti invisibili, tanti in nero privi di quelle tutele che non siamo riusciti ad estendere”, riflette Anna Maria Furlan, numero uno della Cisl, l’organizzazione che proprio ieri ha compiuto 70 anni. In un’intervista a Repubblica il leader della Cgil, Maurizio Landini, ha sottolineato che anche i nuovi modi di lavorare, come quello da casa, dovranno diventare oggetto di contrattazione: “Il lavoro è lavoro, in qualsiasi luogo si svolga”. Per Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil “l’unità del lavoro che si è vista in queste settimane di emergenza è un messaggio di speranza per tutta la società italiana”.
Si temono le crisi che verranno mentre non si sono ancora risolte le vecchie. Con un flash mob i dipendenti della Whirlpool di Napoli ricordano che da mesi sono a rischio oltre 400 posti di lavoro. Negli ospedali il personale sanitario festeggia un Primo Maggio drammatico e chiede, come ieri a Torino. “più lavoro sicuro”. Che in corsia significa mascherine e guanti. C’è chi il lavoro rischia di perderlo o di vederlo diminuire drasticamente almeno nei prossimi mesi. A Bologna il vescovo, Matteo Zuppi, celebra messa in via Stalingrado 61, sede di una cooperativa di tassisti: “Un modo – spiega la diocesi di Bologna – per stare vicino alle categorie colpite dagli effetti dell’epidemia”. Nelle città italiane i sindaci festeggiano il Primo Maggio tenendo discorsi di fronte a piazze deserte. Accade ad esempio a Ravenna di fronte al Museo di arte. Il Primo Maggio è anche musica. Oltre al concertone in formato televisivo di questa sera su Raitre, da segnalare l’iniziativa del Portale della Canzone Italiana che ha compilato una play list con brani dei cantautori italiani dedicati al lavoro. Buon Primo Maggio a tutti.
“Lavorare in sicurezza per costruire il futuro” è lo slogan affisso sul palco ideale del Primo maggio virtuale. Futuro incerto. La crisi del coronavirus si somma a quelle precedenti. Nei loro discorsi indirizzati in queste ore agli iscritti, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil hanno puntato molto sulla “sicurezza nei luoghi di lavoro”. “Il lavoro vede ancora oggi tanti invisibili, tanti in nero privi di quelle tutele che non siamo riusciti ad estendere”, riflette Anna Maria Furlan, numero uno della Cisl, l’organizzazione che proprio ieri ha compiuto 70 anni. In un’intervista a Repubblica il leader della Cgil, Maurizio Landini, ha sottolineato che anche i nuovi modi di lavorare, come quello da casa, dovranno diventare oggetto di contrattazione: “Il lavoro è lavoro, in qualsiasi luogo si svolga”. Per Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil “l’unità del lavoro che si è vista in queste settimane di emergenza è un messaggio di speranza per tutta la società italiana”.