Data: 15/10/2019
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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«Prigionieri del treno al buio e con bimbi» Ancora racconti choc e polemiche per l’odissea dei viaggiatori del Milano-Pescara rimasti fermi per ore sabato notte nelle Marche.
Piovono critiche da federconsumatori: «con l’introduzione delle frecce argento biglietti piu‘ cari a parita‘ di tempi». Trenitalia attiva le procedure per i rimborsi, «che saranno totali rispetto alle norme Ue che prevedono il tetto del 50 per cento» LEGGI L'ARTICOLO IN PDF Più di quattro ore fermi nel treno, al buio, senza elettricità per poter ricaricare i telefoni e avvertire a casa. E con i bagni inutilizzabili, oltre alla scarsa aerazione tanto che alcuni passeggeri hanno chiamato il 113 e i vigili del fuoco. Fa ancora discutere la notte da incubo dei 145 viaggiatori diretti a Pescara, rimasti prigionieri sabato notte sul Freccia argento 35845 partito da Milano. Con l'arrivo previsto per mezzanotte e quaranta, il treno si è invece fermato prima della stazione di San Benedetto per arrivare a Pescara centrale alle sei. «È stata davvero un brutta avventura con notevoli disagi per tutti ma devo dire che il personale ha fatto di tutto per ridurre le difficoltà» racconta Roberto Finocchio, pescarese, titolare nel negozio Il Biciclettaio, sul treno con moglie e due figli, di dieci e quindici anni. E da ieri si è aperta la partita degli indennizzi. Tutti i viaggiatori possono richiedere il rimborso totale del biglietto, «contrariamente alla normativa europea che prevede un massimo del cinquanta per cento». Attivate le procedure per inoltrare le richieste. «La faremo online - aggiunge il commerciante -. Ci hanno detto che si può richiedere direttamente in stazione oppure su internet e faremo così». La sosta forzata è stata determinata sai lavori lungo la linea all'altezza di Faenza, ma soprattutto da un guasto al locomotore avvenuto nella zona di Grottammare poco dopo mezzanotte. |
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