Si attende ancora il passaggio di competenza ufficiale dalla Provincia all’Anas del ponte dello Sceriffo sulla Sp 80 al bivio di Larino, la cui chiusura agli autobus di linea diretti ai nuclei industriali di Termoli e Val di Sangro e per quelli della tratta Campobasso-Termoli, dal sisma del 2018, continua a procurare disagi a studenti e lavoratori pendolari costretti ad usare mezzi propri oppure, per i più “temerari”, ad attendere i mezzi direttamente sulla Bifernina. L’iter, che permetterà di realizzare finalmente i lavori di manutenzione e messa in sicurezza con la necessaria copertura finanziaria, è stato avviato dallo scorso settembre come ebbe a ricordare l’assessore regionale alla Viabilità e alle Infrastrutture, Michele Marone, a margine dell’incontro pubblico che si tenne a Palata il 28 ottobre successivo interessando la direzione generale del ministero, il cui benestare è arrivato all’inizio del 2024. Nello specifico, come ha ricordato qualche settimana fa il presidente della Provincia, Pino Puchetti, saranno interessate entrambe le strade provinciali collegate al ponte, cioè la Sp 80 e 150, che conducono rispettivamente a Larino e Palata servendo anche i comuni di Montenero, Castelmauro, Montecilfone, Casacalenda, Guglionesi, San Felice del Molise, Acquaviva, Tavenna e Mafalda.

Il passaggio successivo, ancora in corso, è l’istruttoria del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che dovrà esprimere il proprio parere favorevole e, solo dopo l’arrivo di quest’ultimo, sarà il Consiglio dei ministri ad approvare definitivamente il trasferimento di competenza attraverso un Dpcm. Soltanto dopo il passaggio all’Anas sarà messo a punto un progetto i cui tempi saranno, prevedibilmente, ancora lunghi con buona pace di studenti, lavoratori pendolari e anche autisti costretti a lunghi, tortuosi e, per larghi tratti, dissestati percorsi alternativi che mettono a dura prova, oltre all’incolumità delle persone, anche l’integrità degli stessi mezzi di trasporto.