La protesta, ultimamente, viaggia spesso con il bus. La richiesta di attenzione, in questo caso, arriva da parte di un gruppo di pendolari che utilizza quotidianamente i mezzi Tua, la società unica di trasporto regionale e, in particolare, a segnalare una situazione giudicata molto spiacevole è un gruppo di utenti della tratta che dal popoloso Comune di Scoppito si reca per lavoro ogni giorno verso L'Aquila usando il mezzo pubblico. Questi pendolari raccontano di sentirsi penalizzati a volte pur pagando, sostengono, 400 euro di abbonamento annuale per viaggiare. Ad ogni ponte però, denunciano, che sia quello di Ognissanti oppure che siano le vacanze di Pasqua e Natale ed ora il Carnevale, accade che la Tua, come riferiscono, tagli le corse scolastiche, quelle insomma dove viaggiano quotidianamente i ragazzi per andare a scuola in città e che molti pendolari però utilizzano allo stesso modo perché comodi con gli orari di lavoro. Cose che, secondo alcuni pendolari, accadrebbero sistematicamente e con poco preavviso. «Per caso- racconta un pendolare- abbiamo saputo che non ci saranno le solite corse nella giornata di martedì perché le scuole sono chiuse. Non è una cosa giusta per noi che abbiamo anche esigenze diverse rispetto all'utenza scolastica».
Queste persone ora chiedono di essere ascoltate per sottoporre all'azienda le loro esigenze e problematiche. Il direttore di Tua, Maximilian Di Pasquale, assicura che chi ne farà richiesta sarà ricevuto entro la settimana entrante dal capo deposito dell'Aquila Massimo Paoli, per capire la reale problematica e come intervenire, se possibile. La linea dell'azienda continua ad essere quella della razionalizzazione ma senza penalizzare l'utenza e soprattutto le fasce più deboli, ribadisce Di Pasquale. Il direttore assicura, infatti, che se esistono soluzioni tali da non creare impatti esagerati per l'azienda, loro sono sempre pronti a mettere dei correttivi a vantaggio del pendolare. Si cercherà quindi una soluzione intermedia per poter soddisfare le esigenze di tutti. I pendolari che pongono la questione descritta, spiega Di Pasquale, potranno mandare una mail all'azienda chiedendo di essere ricevuti e si convocherà un appuntamento.