L'AQUILA Riprende corpo la mobilitazione per cercare di ottenere un collegamento ferroviario veloce tra L'Aquila e Roma. Il tema, su cui da tempo lavorano associazioni, comitati e professionisti, è tornato in auge dopo che è stato annunciato un emendamento da 40 milioni alla legge di Bilancio predisposto dal presidente della Regione, Marco Marsilio, d'intesa con il collega delle Marche, Francesco Acquaroli, raccogliendo le sollecitazioni dei sindaci dell'Aquila, Pierluigi Biondi, di Rieti, Antonio Cicchetti, e di Ascoli, Marco Fioravanti. Attenzione, però, il consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci, ribadisce il punto fermo della sua annosa battaglia: «La realizzazione del collegamento da L'Aquila a Rocca Sinibalda, un tronchetto di 30 chilometri che renderebbe possibile il collegamento con la Capitale attraverso una strategia di alleanze e numeri con il Reatino, un intervento strutturale strategico». «Sono cinque anni - incalza Pietrucci - che mi batto per questa infrastruttura strategica vitale, determinante per il rilancio sociale, economico e produttivo non solo del capoluogo di regione, ma per tutte le aree interne e l'Appennino centrale. Un progetto partito dal basso che evidenzia la strategicità del ferro nel collegamento L'Aquila - Roma, determinante per consentire che tutto questo patrimonio immobiliare che l'Italia, l'Europa e il mondo ci hanno ricostruito venga visto e vissuto». Pietrucci sollecita una strategia complessiva che metta in correlazione gomma (autostrade) e ferro, affatto concorrenziale, anzi, con quella del corridoio Civitavecchia-Ortona che, dice, è essenziale per il trasporto delle merci e per lo sviluppo dell'Abruzzo. «Il miglioramento del collegamento Rieti - Roma - spiega Pietrucci - già esiste in tutti i programmi di intervento. Noi dobbiamo realizzare il tronchetto che costerebbe, secondo il primo studio di fattibilità, circa 1 miliardo di euro. Un'infrastruttura che non comporta un grande impatto ambientale perché non sono previste tantissime galleria. Non è pensabile spendere 7 miliardi di euro per la Roma-Pescara e bucare il Morrone in un'infrastruttura paragonabile a quella della Tav, se non in correlazione funzionale con la Ortona-Civitavecchia. Su questo va aperto un tavolo regionale e interregionale con il governo. Il recente emendamento per lo studio di fattibilità va a letto in chiave giusta: non ci devono migliorare la L'Aquila-Rieti, a noi serve il collegamento con Rocca Sinibalda. Ci sono risorse finanziarie che non rivedremo mai più, qui si decide il futuro dell'Aquila e delle aree interne».