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Data: 17/01/2025
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Piano per ridurre i disagi: meno corse e si punta sulle stazioni periferiche

IL FOCUS
ROMA Ferrovie accelera sul piano per ridurre i disagi. Serve dare velocemente una risposta ai pendolari e sopire le fortissime polemiche, dopo i 106 tra blocchi e rallentamenti registrati dall'inizio dell'anno sulle linee italiane. Centrale in questa strategia sarà la riduzione della circolazione dei treni nelle fasce con minore affluenza di passeggeri per velocizzare i tantissimi cantieri - attualmente 1.200 - finanziati con i fondi del Pnrr. Si spinge per estendere la rimodulazione anche ai convogli regionali. Intanto, i due principali vettori dell'Alta velocità guarderebbero a un taglio ponderato di una quindicina di corse al giorno sulle 250 totali.
ALLO STUDIO
Nel piano per garantire il servizio dovrebbero entrare anche la sospensione in agosto dei cantieri sulle tratte più vicine alle località di villeggiatura; un maggiore utilizzo nelle grandi città delle stazioni periferiche (come Roma Tiburtina o Milano Porta Venezia) per gli arrivi e le partenze; nuove procedure di controllo sulle manutenzioni; migliorare i livelli di assistenza all'utenza in caso di disagi.
Mentre la Procura di Roma apre un fascicolo contro ignoti dopo l'esposto presentato alla Digos 48 ore fa dall'azienda per l'accavallarsi di guasti e disagi, in piazza della Croce Rossa - come detto - si guarda alle soluzioni da mettere in campo. «Anche perché - ricorda il leader della Fit Cisl, Salvatore Pellecchia - anche nel 2026 il numero di cantieri aperti sarà amplissimo, rendendo più complicata la circolazione sulla rete, satura e in larghissima parte vetusta».
Sono già partite le prime interlocuzioni tra i due principali vettori dell'Alta velocità - Trenitalia e Italo - per gestire la rimodulazione delle corse, passaggio necessario per accelerare le lavorazioni sui binari, che visti i tempi di consegna e la quantità di operazioni da fare non si possono svolgere come in passato soltanto di notte. L'idea è quella di ridurre il servizio nelle ore meno battute e le due compagnie, guardando soltanto all'alta capacità, dovrebbero effettuare un taglio di una quindicina di corse al giorno. Che chiaramente peserà di più sull'ex monopolista che ha più slot orari a disposizione sulla rete rispetto al diretto concorrente.
L'ITER
Nonostante si debba prendere una decisione in tempi stretti, il processo è più complesso di quanto possa sembrare. E coinvolgerà anche il ministero delle Infrastrutture, l'Autorità dei Trasporti e Rfi, il gestore dell'Infrastruttura. In primo luogo dovrà essere svolto uno studio sui livelli di frequenza sulla rete per capire quali sono le fasce orarie e i treni maggiormente utilizzati dagli utenti e quelli che invece viaggiano vuoti o quasi. Cioè quelli più candidati a essere ridotti. Fs però vorrebbe che allo stesso tavolo partecipassero anche le Regioni, che finanziano con risorse proprie le convenzioni per il trasporto pubblico locale.
C'è più di una spinta per rimodulare anche queste corse, che spesso s'intersecano con quelle dell'alta velocità nei nodi cittadini, creando ritardi e disagi. Va da sè che su questo fronte, c'è da convincere i governatori, che nelle ultime ore hanno sparato a palle incatenate contro Ferrovie.
Sullo sfondo, poi, c'è sempre una vecchia ipotesi che gira da tempo nel settore, dopo che l'autorità dei trasporti ha sottolineato in più occasioni la necessità di decongestionare la rete: l'affluenza dei treni dovrebbe passare dall'attuale 85 per cento al 70. Di fronte a un taglio secco del 15 per cento, per mantenere gli alti incassi che Fs gira al Tesoro, sarebbe necessario aumentare i biglietti almeno del 10 per cento. Un'ipotesi che però molti considerano ora inattuabile.
Si valutano anche altre soluzioni per alleggerire la rete. Si vuole aumentare il distanziamento tra i treni sulla rete nella stessa tratta, magari accelerando l'introduzione del sistema digitale Hdertms, adesso presente soltanto sulle vetture dell'alta velocità. Non si esclude di utilizzare la modalità del "duplex": dopo aver stimato i livelli di affluenza sulla rete si potrebbero accorpare due corse in una nella stessa fascia oraria. Per velocizzare i cantieri sulle linee locali, si potrebbe interrompere il servizio per brevi tratte, trasportando i passeggeri su bus sostitutivi.

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