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Data: 06/02/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

PESCARA Terminal bus, autista picchiato da un minorenne: «Non ho i soldi per il biglietto»

06 febbraio 2024 Il Messaggero
 
A pochi giorni dall'aggressione subita dal conducente della tratta Caramanico-Pescara, un altro autista di Tua è stato preso a pugni durante il turno di lavoro. È successo ieri sera a Pescara, intorno alle 19.40, quando l'autobus diretto a L'Aquila stava per lasciare il terminal bus. Pochi minuti prima della partenza, sul mezzo è salito a bordo un giovane ragazzo, presumibilmente minorenne, a cui l'autista ha prontamente chiesto il biglietto. Il ragazzino, tuttavia, ne era sprovvisto: «Non ho i soldi», avrebbe detto al lavoratore. A quel punto, data anche la giovane età del ragazzo, il quale sarebbe dovuto scendere a Chieti scalo, l'autista si è mostrato disponibile a una soluzione, magari chiedendo a qualcun altro dei passeggeri seduti sull'autobus se avessero un titolo di viaggio in più. D'un tratto, però, il giovane avrebbe avuto un colpo di testa e avrebbe tentato di porsi alla guida del mezzo e rubare le chiavi: nella concitazione è stata rotta una leva nella postazione di guida. L'autista è intervenuto per riprendere l'intruso e, per tutta risposta, ha ricevuto un pugno in pieno volto, appena sotto un occhio. Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri che, però, non è riuscita a identificare il ragazzo. Il ferito è stato sostituito da un collega impegnato su un altro servizio.
Un altro episodio violento era accaduto il 30 gennaio scorso, quando un autista è stato preso a calci e pugni, in viale Benedetto Croce a Chieti scalo, per non aver permesso a un passeggero di scendere dal bus al di fuori delle fermate stabilite. Dieci giorni prima, invece, un conducente era stato preso a borsate da una donna sulla linea Sant'Eufemia a Maiella-Pescara, colpevole di aver saltato una fermata. Misure drastiche, come i vigilantes a bordo, chiedono ora i lavoratori. «Secondo le normative, è l'azienda a dover tutelare l'integrità psico-fisica dei suoi lavoratori dice Patrizio Gobeo, segretario provinciale di Filt-Cgil . Tua non può abbandonare i lavoratori in questa situazione di insicurezza: abbiamo bisogno di protezione».

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