Migliaia di multe con le telecamere ai semafori e un tesoretto che può valere fino a 20 milioni di euro, quanto basta per salvare i conti del Comune e i piani dell'amministrazione Masci. Questi i temi al centro del consiglio comunale in programma domani, a partire dalle ore 9: con la campagna elettorale in partenza in vista delle elezioni comunali fissate all'8 e 9 giugno, sarà un altro scontro tra il centrodestra del sindaco uscente Carlo Masci (Forza Italia) e l'opposizione di centrosinistra con il Pd e il M5S pronti a presentarsi in consiglio con il candidato sindaco Carlo Costantini di Azione. A portare in aula la strage di multe sarà il Pd che farà una richiesta: «Quando saranno installati, con quali modalità e con quali tempistiche, i contasecondi sui semafori dotati di sistema T-Red?», questa la domanda contenuta in un'interrogazione firmata dal capogruppo Pd Piero Giampietro e indirizzata al sindaco, al vice Adelchi Sulpizio della Lega e all'assessore alla Mobilità Luigi Albore Mascia (Forza Italia). Una richiesta che, quasi sicuramente, sfocerà in un muro contro muro tra maggioranza e opposizione: il Pd denuncerà, e non è la prima volta, che le telecamere ai semafori sono usate per fare cassa ai danni dei pescaresi; la risposta dell'amministrazione Masci sarà che il T-red - 12 telecamere piazzate in 6 incroci trafficati a un costo di 175.680 euro più Iva all'anno - serve a evitare gli incidenti «nell'ottica di tutelare il bene primario della pubblica incolumità dei cittadini, in particolare di automobilisti, ciclisti e pedoni». Il Pd presenterà questi grandi numeri: «Nel periodo che intercorre dal 28 dicembre 2020 al mese di febbraio 2023, risultavano elevate 51.737 sanzioni con il sistema di rilevamento delle infrazioni semaforiche denominato Velocar Red&Speed, noto come T-red. cui 25.280 per il transito con semaforo rosso». Due cifre che significano una cosa: la metà delle multe è elevata per l'arresto dei mezzi oltre o sulla linea bianca della segnaletica stradale oppure per il cambio di corsia in prossimità del semaforo. Le telecamere ai semafori - via Ferrari, via Tiburtina angolo con via Stradonetto, via Tirino (tra via San Donato e strada Colle Renazzo), piazza Italia, piazza Le Laudi e incrocio tra viale d'Annunzio e via Conte di Ruvo - fotografano e filmano non solo chi passa con il rosso ma anche chi non si ferma con precisione prima della linea bianca sull'asfalto o cambia corsia: per il passaggio con il rosso, le multe vanno da 167 a 666 euro (più la decurtazione di 6 punti dalla patente) mentre, nel caso di arresto dopo la linea bianca o cambio di corsia, da 42 a 173 euro (meno 2 punti dalla patente). E, secondo il Pd, il quadro sarà ancora lo stesso per il 2024: una presa di posizione che si regge sulle cifre riportate nell'ultimo bilancio approvato dal centrodestra. «La giunta comunale», dice Giampietro, «ha previsto per il 2024 la medesima somma del 2023, nel bilancio di previsione, come entrata derivante da infrazioni al Codice della strada prevedendo dunque che non sia ridotto il numero di infrazioni presso tali semafori e dunque non sia raggiunta, nel 2024, la messa in sicurezza di tali incroci». E sui semafori non ci sono i contasecondi: ogni volta che scatta il giallo, frenate improvvise e marce indietro con il rischio di incidenti: i contasecondi presenti riguardano solo gli attraversamenti pedonali. «Al fine di rafforzare le misure preventive e non solo repressive», sottolinea Giampietro, «molte città hanno dotato da tempo i semafori T-red di contasecondi che segnalino il tempo che intercorre tra il semaforo giallo e il rosso, così da mettere gli automobilisti in condizione di valutare la sicurezza del transito ed evitare brusche frenate».