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Data: 11/01/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO
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PESCARA Inchiesta Marinelli, nove indagati per i bus. L'imprenditore della sanità: conclusa anche la quarta tranche relativa all'appalto dei mezzi elettrici

Anche la quarta e ultima tranche dell'inchiesta sulle attività dell'imprenditore della sanità, Vincenzo Marinelli arriva alla conclusione delle indagini con la notifica agli indagati. Si tratta del filone che riguarda l'appalto per la fornitura di bus elettrici che, secondo quanto accertato dall'inchiesta condotta dal pm Andrea Di Giovanni, sarebbe stato turbato dall'intervento dell'imprenditore Marinelli che sarebbe stato coadiuvato in questa presunta turbata libertà degli incanti dall'allora vice presidente della Tua, Guido Dezio (che comunque si dimise da quella carica a novembre del 2018), che avrebbe messo in contatto gli imprenditori Stefano, Sergio e Franco Rampini con Marinelli. Si parla dei lotti 5 e 6 della gara indetta dalla Regione Abruzzo il 24 maggio 2018 per 22 autobus elettrici per un valore complessivo di 9 milioni di euro; e poi la gara indetta dal Comune di Pescara nel maggio del 2020 (annullata in autotutela e nuovamente indetta ad agosto 2020) per la fornitura di 5 bus a trazione elettrica. Risultano indagati in questa tranche anche l'allora direttore tecnico di Tua, Michele Valentini, il contabile di Marinelli, Pasquale Sentenza, l'avvocato Alessandro Perrucci (che all'epoca era legale dell'imprenditore della sanità, che avrebbe interloquito professionalmente con i Rampini anche in un viaggio a Perugia, sede della società degli imprenditori dei bus) e un rappresentante dei carabinieri, Francesco Mingolla, che raccolse la denuncia di Marinelli e fece indagini sue quando Marinelli scoprì di avere un localizzatore sotto la sua auto, ritenendo che fosse stato installato da un suo concorrente. Secondo l'accusa i Rampini sarebbero stati informati in anticipo dei termini della gara da Marinelli (che sarebbe stato in contatto con Dezio) per ottenere una percentuale da "mediatore" per quella operazione commerciale che andava fuori dal suo settore, quello della sanità. Stefano Rampini, in particolare, secondo le indagini, sarebbe entrato in possesso di una bozza del capitolato relativo alla pubblicazione della gara. I reati contestati, a vario titolo, agli indagati, sono turbata libertà degli incanti, corruzione e favoreggiamento. Gli indagati avranno venti giorni per presentare al magistrato eventuali richieste di integrazione indagini, o per rendere interrogatorio con la loro versione dei fatti: una volta conclusa questa fase, la procura stilerà la richiesta di processo. 


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