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Data: 07/01/2020
Testata Giornalistica: LA CITTA'
    LA CITTA'

Percorso alternativo per togliere i Tir dalla statale La proposta del consigliere Vito Partipilo prevede l’utilizzo di A24 e a 25 per bypassare il territorio di Silvi

SILVI – Uscendo al casello di Giulianova-Mosciano, sfruttando la Teramo-Mare, i Tir che arrivano da nord potrebbero percorrere l’A24 e l’A25 per reimmettersi poi sull’autostrada adriatica all’altezza di Pescara. Stesso discorso, con tragitto inverso, per i mezzi pesanti che arrivano da sud. È il percorso alternativo proposto dal consigliere d’opposizione di Silvi Vito Partipilo, a nome del suo gruppo consiliare, per limitare le ricadute negative del provvedimento di chiusura al traffico pesante del viadotto del Cerrano, imposto dalla Procura di Avellino nell’ambito dell’inchiesta bis sulla sicurezza delle barriere autostradali. I consiglieri d’opposizione hanno inviato la proposta tramite pec al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e sollecitato il sindaco Andrea Scordella a emettere un’ordinanza di carattere ambientale necessaria per dialogare con Autostrade sul possibile cambio di percorso per i Tir. «La competenza non è comunale, ma l’ente non può rimanere inerme dinanzi a questa difficile situazione – spiega Partipilo – Ci siamo così mossi contattando in maniera informale le associazioni di categoria dei trasportatori, che ci hanno riferito le proprie preoccupazioni, e la segreteria del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a cui abbiamo sottoposto il percorso alternativo. È stato poi lo stesso Ministero a farci notare l’impossibilità di iniziare una trattativa con Autostrade senza un divieto o un’ordinanza del Comune di Silvi che si opponga al transito dei Tir sul territorio urbano. Chiediamo quindi formalmente al sindaco di emettere un’ordinanza di natura ambientale ». Come spiegato da Partipilo, le problematiche non sono esclusivamente legate all’aumento dell’inquinamento urbano, ma riguardano anche la sicurezza sulle strade cittadine, non adatte a supportare il transito di un numero così elevato di mezzi pesanti. «I Tir non sono costruiti per barcamenarsi in situazioni viarie cittadine dove possono presentarsi imprevisti improvvisi che in autostrada non avvengono – continua il consigliere – I mezzi pesanti hanno tempi di frenata e di manovra lunghi e diversi rispetto a quelli delle auto. Come ci ha riferito un rappresentante degli autotrasportatori, un Tir che effettua una frenata improvvisa alla velocità di trenta all’ora ha bisogno di circa ottanta o novanta metri per fermarsi. A questo si aggiungono i pericoli legati allo sbandamento dei rimorchi posteriori dei mezzi articolati.Il percorso alternativo proposto ha sicuramente dei costi di percorrenza maggiori per gli autotrasportatori e dovrà essere Autostrade a trovare il modo di ammortizzarli con le ditte interessate », conclude Partipilo. SCORDELLA.Anche il sindaco di Silvi Andrea Scordella è tornato a parlare della delicata situazione del traffico sul tratto di Statale 16 che attraversa il territorio comunale, divenuta insostenibile dopo la chiusura del viadotto del Cerrano ai mezzi pesante. Scordella ha riferito che mercoledì prossimo arriveranno probabilmente le decisioni della Procura di Avellino sulle istanze di dissequestro di alcuni tratti di A14 e sulla riapertura al traffico pesante del viadotto del Cerrano. «Al momento – spiega il sindaco Andrea Scordella – non c’è molto da aggiungere a quanto dichiarato nei giorni scorsi se non che attendiamo la decisione che il magistrato della Procura di Avellino emetterà, presumibilmente già mercoledì prossimo, sulle tre istanze prodotte da Autostrade per il dissequestro e la revoca dell’interdizione del transito ai mezzi pesanti sul ponte Cerrano. Nel frattempo, la polizia locale, la polizia stradale e i carabinieri hanno intensificato la loro azione di vigilanza e controllo su tutto il tratto cittadino della Strada Statale 16. Gli impianti semaforici rimarranno funzionanti, compresi i sistemi di video controllo, per tre buoni motivi: il primo per spezzare la velocità dei mezzi in transito, il secondo per garantire un regolare deflusso del traffico veicolare proveniente dal lungomare e il terzo per facilitare l’attraversamento pedonale. I sistemi di video controllo, inoltre, sono essenziali per avere costantemente a disposizione i dati reali del flusso veicolare».


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