Data: 14/01/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Per le imprese di trasporti scatta la "multa a punti". L'elenco delle infrazioni è contenuto nel regolamento Ue 43 del 2016 e comprende, in particolare, le violazioni delle norme relative ai tempi di guida e di riposo, ai tachigrafi, ai tempi di lavoro
PESCARA Entra in vigore il nuovo registro europeo delle imprese di trasporto (Erru): multe salate per gli autotrasportatori che, nei casi più gravi di infrazione delle regole, rischiano la licenza. A comunicarlo è Dino Lucente, direttore di Casartigiani Pescara, che spiega come «dal 1° gennaio di quest'anno, su tutto il territorio dell'Unione europea, è entrato in vigore l'Erru: in sostanza, tutte le violazioni della normativa sui trasporti verranno annotate nello specifico registro, dove resteranno per due anni».Ad ogni annotazione corrisponde un punteggio, rapportato alla gravità dell'infrazione. «In caso di infrazioni ripetute più volte o di superamento di una determinata soglia», spiega Lucente, «l'azienda rischia la sospensione o la perdita dell'onorabilità e, di conseguenza, la licenza di trasporto». Per ottenere la licenza sono necessari tre requisiti: capacità economica, un esame scritto e la cosiddetta onorabilità. L'elenco delle infrazioni che comportano punti di penalità è contenuto nel regolamento Ue 43 del 2016», sottolinea Lucente, «comprende, in particolare, le violazioni delle norme relative ai tempi di guida e di riposo, ai tachigrafi, ai tempi di lavoro, al peso e alle dimensioni, ai controlli tecnici, ai limiti di velocità, alla competenza del conducente, alle patenti di guida, al trasporto di merci pericolose su strada, all'accesso al mercato e al trasporto di animali».«Il sistema a punti, che non riguarda i punti sulla patente, in realtà, sarebbe dovuto entrare in vigore già nel 2013», continua Lucente, «ma molti Paesi membri non erano pronti all'attuazione perché non disponevano di un registro elettronico nazionale, mentre l'Italia era già pronta. La sua attuazione, a livello europeo, è slittata a quest'anno». Misure più stringenti, su scala europea, che consentiranno un maggior rispetto delle regole, da parte delle ditte di autotrasporti, che rischiano pensanti penalizzazioni, fino al ritiro della licenza. Secondo Casartigiani Pescara, «tale direttiva va a sanare anche una discrepanza tra le regole applicate in Italia e quelle finora in vigore in Europa».«Giustizia è fatta per i nostri trasportatori», conclude il direttore dell'associazione di categoria, «i quali erano sottoposti a multe e sanzioni di vario genere, mentre gli autotrasportatori stranieri, con i loro camion, sul territorio nazionale potevano andare a qualunque velocità, senza rispettare le regole. In caso di sanzione, infatti, la stessa rimaneva inevasa e non pagata nel loro Paese e senza alcuna conseguenze rilevanti nel Registro europeo delle imprese di trasporto, dove adesso verranno annotate le violazioni, che resteranno visibili per un biennio».
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