PENNE Dopo un periodo di sospensione e di rimodulazione delle tratte per far fronte all'emergenza coronavirus, la società Unica di trasporto abruzzese Tua ha riattivato alcune importanti corse nell'area vestina in vista della fase 2 che prenderà il via oggi.Dal 20 aprile le corse avevano subito variazioni e creato non pochi grattacapi ai tanti pendolari che ogni giorno si spostano nel capoluogo vestino e soprattutto verso la costa. A partire da oggi invece, da Penne verso Pescara torneranno ad essere 8, ben più delle tre previste fino a questa settimana, le corse a disposizione dei pendolari. Stesso numero anche da Pescara verso Penne. Ripristinata, a gran richiesta, soprattutto la corsa delle 6,45 da Penne verso Pescara. Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale aveva segnalato con una lettera indirizzata al presidente Tua Spa, Gianfranco Giuliante, e al direttore generale Maxmilian Di Pasquale, le difficoltà di tanti pendolari pennesi e cittadini vestini. «Abbiamo chiesto alla direzione generale di Tua Spa di rivedere gli orari in vista della Fase 2, a partire da lunedì 4 maggio, quando riaprirà la Brioni Roman Style e molti cittadini di Penne torneranno a Pescara per l'attività lavorativa», spiega l'assessore Gilberto Petrucci. «Nei giorni scorsi, infatti, abbiamo raccolto le esigenze dei lavoratori: ringrazio il presidente Giuliante per essersi subito attivato e ripristinato le fasce in precedenza rimodulate. I prossimi interventi riguarderanno il trasporto urbano». A Farindola, invece, il sindaco Ilario Lacchetta sottolinea: «Abbiamo avuto diversi problemi con le corse Tua. Molte passano da Montebello di Bertona senza servire il territorio di Cupoli. Il servizio che sarà implementato da lunedì (oggi ndc), quando riapriranno tutte le aziende, in particolar modo Brioni, non sarà sufficiente a garantire la copertura oraria per queste aziende. Spero che Tua possa ripristinare le corse come erano prima dell'emergenza Covid-19, in modo da favorire un servizio già scarno per la scarsa densità dei nostri territori», conclude Lacchetta.