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Data: 22/10/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Pedaggi, vertice rinviato. E torna l'incubo aumenti. Il Ministro De Micheli ha incontrato una delegazione di sindaci abruzzesi e laziali. Se ne riparla prima del 30 novembre, quando scadrà la proroga concessa

CARSOLI Viaggio a vuoto, o quasi, per i sindaci, gli amministratori e gli autotrasportatori di Abruzzo e Lazio al ministero dei Trasporti, dove il faccia a faccia con Paola De Micheli non ha sciolto il nodo sui maxi-pedaggi e gli investimenti per l'A24/25. Il nuovo Piano economico e finanziario, come anticipato ai sindaci da Strada dei Parchi a Carsoli -che il ministro De Micheli incontrerà a stretto giro - è oggetto di contenzioso con l'Unione Europea. La partita, quindi, è rimasta nel solco delle buone intenzioni, con l'impegno del Ministro dei trasporti di organizzare un nuovo vertice prima della scadenza del congelamento dei maxi-aumenti autostradali (quasi il 20%) fissata per la fine di novembre. «Il ministro ha condiviso la necessità di dare soluzione al problema», afferma Velia Nazzarro, sindaco di Carsoli, «però ha rinviato a un prossimo incontro per formulare le risposte». Bocce ferme, quindi, in attesa che l'intricata partita con Bruxelles trovi un punto di approdo per far scattare il via libera al nuovo Pef da 3miliardi e 100 milioni per investimenti sulla sicurezza e calmierare i pedaggi. Ma gli amministratori non attenderanno all'infinito. «È chiaro», spiega Nazzarro, «che la storia dei maxi pedaggi e degli investimenti per la sicurezza, che ci ha visti mobilitati sin dal gennaio scorso, va chiusa in un solo modo e prima della fine della moratoria sugli aumenti, dando le risposte attese dalle nostre popolazioni, altrimenti torneremo ad alzare il livello della protesta». Per il momento, quindi, gli amministratori di Abruzzo e Lazio puntano dritto al nuovo Pef scaduto da tempo. Per il futuro, invece, l'obiettivo resta quello dell'apertura del tavolo istituzionale tra il Ministero i rappresentanti degli enti locali e il concessionario. «In questa fase operiamo per centrare l'obiettivo primario», conclude Nazzarro, «subito dopo torneremo all'attacco affinché il Ministro attivi il tavolo istituzionale per la programmazione a lungo termine. Sulla stessa lunghezza d'onda il pensiero del presidente del consiglio comunale di Pescina, Alfonsino Scamolla, presente al Mit insieme ai sindaci abruzzesi Rinaldo Seca (Castelli), Fernando Marzolini (Rocca di Botte), Marco Giusti (Scoppito), Giorgio Giovannone (vicesindaco di Luco dei Marsi) i primi cittadini laziali Luciano Romanzi (Licenza), Luigino Testi (Casate), Francesco Pelliccia (Subiaco), Enzo Aureli (Pisoniano), Beniamino Pandolfi (Colle di Tora), Gianni Innocenti, (assessore di Tivoli), i rappresentanti degli autotrasportatori Assotir e Cna-Fita. «Abbiamo preso atto dell'impegno del Ministro di riconvocare l'incontro prima del 30 novembre», dichiara Scamolla, «quando però pretenderemo risposte chiare e risolutive sulla questione delle maxi tariffe e degli investimenti. Oppure torneremo ad alzare il livello di scontro». Sindaci e amministratori, quindi, ricordano al Ministero che i giudici del Consiglio di Stato hanno fissato il limite massimo per la conclusione del procedimento di revisione del Piano economico finanziario al prossimo 30 ottobre. Se la partita del nuovo Pef non prende la strada giusta in tempi celeri, quindi, è facile desumere che il concessionario, che ha già messo mano alla borsa per congelare gli aumenti degli ultimi due anni, attivi tutte le procedure per rientrare delle spese sostenute.


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