Data: 18/10/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Pedaggi, patto sindaci-Strada dei Parchi. La riunione di Carsoli segna una svolta alla vigilia dell'incontro (lunedì) con la ministra De Micheli per bloccare gli aumenti- A24 E A25» Uniti contro la stangata
CARSOLI Il nuovo Piano economico finanziario (il Pef) che potrebbe scongiurare gli aumenti dei pedaggi sull'A24/25 si è arenato tra Roma e Bruxelles. I sindaci di Abruzzo e Lazio e Strada dei Parchi fanno così fronte comune per sbloccarlo. Il faccia a faccia tra gli amministratori locali ed i vertici della società concessionaria delle autostrade abruzzesi, per fare il punto sullo spettro del caro-pedaggi e gli interventi per la messa in sicurezza di A24 e A25, ha sancito ieri sera a Carsoli una convergenza forte tra le parti.Un risultato importante in vista dell'incontro di lunedì con il neo-ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, che ha ereditato il dossier da Danilo Toninelli, subentrato a Graziano Delrio. I primi cittadini hanno toccato con mano le carte dell'intricata matassa del Pef che, secondo i documenti mostrati dal vice presidente e dall'amministratore di Sdp, Mauro Fabris e Cesare Ramadori, sarebbe rimasta imbrigliata nel passaggio tra il Ministero e l'Unione Europea.«I documenti», dice Alfonsino Scamolla, consigliere provinciale dell'Aquila, «parlano chiaro: l'accordo dell'ex ministro Toninelli con il concessionario sul nuovo Pef da 3 miliardi e 100 milioni, approvato da Mef, Cipe e Autorità di trasporti e inviato a Bruxelles il 26 settembre, è stato contestato dall'Ue, perché nella nota di presentazione sarebbe stato fatto passare come piano del concessionario». L'Unione Europea, quindi, avrebbe chiesto spiegazioni sul Pef e sul costo del piano che non dovrebbe superare il 50% del vecchio. «La Kpmg, una società di consulenza», aggiunge Scamolla, «ha attestato che il costo è comunque inferiore». Il nuovo Pef, arenato tra Roma e Bruxelles, prevede un prolungamento della concessione di dieci anni (fino al 2040) con un aumento delle tariffe sull'A24/A25 del 2,5% dal 2020 al 2022, poi in crescita al 3,27% fino alla fine. Ma se l'intoppo non sarà rimosso in tempi celeri, potrebbe far ripartire il salasso degli aumenti autostradali, pari al 20%, ora congelato fino al 30 novembre. Evento inaccettabile per gli amministratori locali che pensano a un piano "b" qualora i tempi dell'approvazione del Pef slittassero ancora. «Chiederemo al ministro De Micheli», anticipa Velia Nazzarro, sindaca di Carsoli, «che in caso di emergenza posticipi l'erogazione della rata di 57 milioni all'Anas in quota tariffe per mantenere fermi i pedaggi. C'è comunque una sentenza del Consiglio di Stato che fissa i termini per l'approvazione del nuovo Pef alla fine di ottobre altrimenti scatterà il commissariamento. Alla luce delle carte mostrate da Strada dei Parchi va dato atto all'ex ministro dei Trasporti, Toninelli, di aver fatto un buon lavoro per risolvere l'annoso problema, anche se non ci ha mai voluto ricevere. Ma noi continueremo a lottare fino in fondo», conclude la sindaca dopo l'incontro in Municipio, a cui hanno partecipato i colleghi abruzzesi Rinaldo Seca (Castelli) e Antonio Paraninfi (Oricola), nonché gli amministratori del Lazio, Fiorenzo De Simone, (primo cittadino di Vicovaro), Gianni Innocenzi, (assessore di Tivoli) e altri amministratori. Lunedì, a Roma, quindi, oltre a chiedere un'azione forte del ministro finalizzata a rimuovere gli ostacoli che si frappongono al via libera del nuovo Pef, per bloccare il caro pedaggi una volta per tutte, la delegazione degli enti locali di Abruzzo e Lazio, rinnoverà la richiesta di creare subito un tavolo istituzionale tra il ministero, gli enti locali e società concessionaria. |
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