Condividi: Bookmark and Share
Stampa:
Data: 06/10/2019
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO

Pedaggi autostradali torna da novembre l’incubo dei rincari. La Ue si pronuncerà entro ottobre sul Piano economico e finanziario In caso di bocciatura scatteranno dal prossimo mese i nuovi aumenti

Tariffe, servono le rate Anas: battaglia difficile


L’AQUILA La messa in sicurezza delle autostrade abruzzesi A24 e A25 è la terza opera nazionale, per importanza, ancora al palo, dopo la Gronda di Genova e il potenziamento della Fortezza- Verona, per un valore complessivo di 3,1 miliardi di euro. Il governo, da poco in carica, dichiara di voler accelerare: la sentenza del Consiglio di Stato impone di approvare il nuovo Pef, il piano economico e finanziario, la “carta” della gestione delle tratte in capo a Strada dei Parchi, entro il 30 ottobre. C’è da correre, dunque, anche per evitare di incorrere in un nuovo aumento dei pedaggi, al momento sterilizzati alla quota 2017 fino al 30 novembre. Il Pef è stato approvato dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, e prontamente trasmesso dal nuovo governo, in particolare dal neo ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Paola De Micheli, ex commissario straordinario per l’emergenza sisma 2016, all’esame dell’Europa, attraverso la delegazione italiana. E’ ora all’esame della Direzione generale “Competition”, dove c’è un “Case team” che si occupa delle concessionarie. Si attende il parere definitivo della Commissione, ma a Bruxelles si respira una certa consapevolezza, in particolare su due elementi. Il primo è la straordinarietà della situazione abruzzese, su cui grava il peso del sisma. Il valore complessivo dei lavori, 3,1 miliardi, di cui due soggetti a contributo pubblico, è stato in qualche modo certificato da un soggetto terzo, ovvero dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici. SdP si attende una valutazione positiva sui due miliardi a carico dello Stato: che non vengano, cioè, considerati un aiuto di Stato, visto che il sisma è arrivato dopo la gara per l’assegnazione della concessione. E anche per il fatto che un costo simile non sarebbe sostenibile né dalla concessionaria né dall’utenza, attraverso i pedaggi. L’altro elemento di consapevolezza è la scadenza del 30 ottobre, che deriva dalla sentenza del Consiglio di Stato sui ricorsi presentati dalla concessionaria. La De Micheli conosce benissimola situazione, sia dell’Abruzzo che delle altre aree colpite dal sisma. Questo è un indubbio elemento di vantaggio. Va dato atto anche all’ex ministro, il penta stellato Danilo Toninelli, di aver comunque chiuso la partita, nonostante le tante tensioni. Il nuovo governo si è trovato sul tavolo un lavoro già pronto. E’ probabile che Bruxelles ora chieda integrazioni e chiarimenti: su questo il nuovo Esecutivo dovrà farsi trovare pronto, con celerità. Un elemento di ulteriore certezza, nella vicenda, è la delibera di fine luglio dell’Art, l’Autorità di regolazione dei trasporti, che ha stabilito la congruità economica e normativa del Pef. Il Cipe ha anche approvato il cosiddetto piano stralcio, interventi per 722 milioni che, poi, andranno decurtati dal Pef. Un modo per dare il via ai lavori, in tempi rapidi. Soldi pubblici, che non ricadranno sulle tariffe, che andranno messi in legge di Stabilità, con una programmazione triennale. La società oggi sta operando, su alcune opere, con i 112 milioni stanziati dopo Genova, peraltro quasi in esaurimento.

 

 


Download 06 ottobre 2019 - il messaggero.pdf

www.filtabruzzomolise.it ~ cgil@filtabruzzomolise.it



 
Federazione Italiana Lavoratori Trasporti CGIL AbruzzoMolise - Via Benedetto Croce 108 - 65126 PESCARA - Cod. Fisc.: 91016710682 - mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
1509269