Data: 08/10/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Otto intossicati durante la gita in treno Coinvolta un'intera famiglia di Vacri: in cinque ancora ricoverati. L'associazione: «Solo colpa dei cibi portati da casa»
CASTEL DI SANGRO Si sono sentiti male mentre erano sulla Transiberiana d'Abruzzo. Una gita sul treno che per un'intera famiglia di Vacri si è trasformata in un calvario. Otto persone, tra le quali un ragazzo di 11 anni, sono rimaste intossicate sembrerebbe dopo aver mangiato formaggio che avevano portato da casa insieme a panini con la frittata.Dopo aver accusato nausea, vomito e dei forti dolori addominali, mentre si trovavano in una delle carrozze della Transiberiana, gli otto hanno chiesto aiuto ai responsabili dell'associazione Le Rotaie, che, dopo aver raggiunto la stazione di Castel di Sangro, li hanno accompagnati in ospedale. Con grande difficoltà, dovuta alla cronica carenza di personale alla quale deve far fronte quotidianamente il presidio ospedaliero sangrino, i pochi medici e infermieri in servizio, hanno prestato le prime cure agli intossicati. Il tutto senza poter contare sul laboratorio analisi dove non è possibile effettuare diversi esami tra quelli previsti in circostanze del genere per poter fare una diagnosi precisa. Un problema che si è verificato anche domenica pomeriggio quando non è stato possibile, proprio per le carenze del laboratorio, stabilire le cause che avevano provocato l'intossicazione alimentare. Nel laboratorio analisi manca la strumentazione e il materiale che c'è non è sufficiente per effettuare esami completi. A tutto questo si è aggiunta la carenza di personale che viene amplificata nei giorni festivi e nelle domeniche.Per tre degli otto, tra i quali il ragazzo di 11 anni, l'intossicazione era fortunatamente più leggera tanto che sono stati dimessi già in serata, mentre gli altri cinque sono tuttora ricoverati nel reparto di medicina dell'ospedale sangrino. Le loro condizioni sono stabili e ieri pomeriggio i medici erano ancora in attesa di conoscere l'esito degli esami ai quali erano stati sottoposti. Ai sanitari, i turisti hanno raccontato di aver mangiato - in una delle soste - panini con frittata e formaggio che avevano portato da casa. Sulla vicenda è intervenuta anche l'associazione Le Rotaie fornendo la sua versione dei fatti: «L'intossicazione non è stata dovuta a prodotti, nello specifico formaggi, acquistati in una delle tappe del treno storico, ma causata da alimenti portati da casa, così come dichiarato dalle stesse persone che hanno accusato i malori sul treno prima di scendere per essere soccorsi all'ospedale di Castel di Sangro». Inoltre l'associazione ha precisato che l'ospedale di Castel di Sangro «ha operato un intervento tempestivo prestando subito le cure del caso agli otto intossicati. Ci permettiamo di dire che per fortuna questo ospedale esiste, proprio a due passi dalla stazione», hanno concluso, «perché altrimenti non sarebbe stato possibile intervenire in modo tempestivo». |
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