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Data: 13/06/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Ortona diventa il porto d'Abruzzo. Lavori per 40 milioni entro il 2024 Presentato il progetto finale: prolungamento del molo Sud, dragaggio e opportunità occupazionali Sarà permesso l'accesso a navi più grandi

ORTONA Un finanziamento di 40,5 milioni comprendente circa 31 milioni di euro di spesa per i lavori. Sono queste le risorse disponibili, nell'ambito del Masterplan Abruzzo, per il potenziamento del porto di Ortona. Gli interventi programmati consentiranno la realizzazione del prolungamento del molo sud e il contestuale "taglio" del tratto terminale del vecchio molo nord, in attuazione con quanto previsto dal vigente Piano regolatore portuale che risale al 1969.Ieri sono stati esposti progetti e fissate date davanti a imprenditori e numerose autorità: una tabella di marcia che dovrà culminare secondo le previsioni entro il 31 dicembre 2024, termine ultimo per il collaudo dei lavori. Quattro anni quindi per far svoltare un'infrastruttura fondamentale per lo sviluppo dell'intera economia regionale. L'obiettivo è rendere questo porto intermodale e di rilevanza nazionale, capace di essere volàno di economia, occupazione e sviluppo industriale.
LA PRESENTAZIONE. L'importante intervento strutturale è stato illustrato ieri mattina nell'aula consiliare del Comune di Ortona alla presenza del governatore Marco Marsilio, dell'assessore regionale alle Attività produttive, Mauro Febbo, del sottosegretario con delega alle Infrastrutture ed ai Trasporti, Umberto De Annuntiis, del presidente Arap (Agenzia regionale per le attività produttive), Giuseppe Savini, e del primo cittadino ortonese Leo Castiglione, oltre che dei tecnici dell'impresa aggiudicataria dell'appalto, la Modimar. I lavori da effettuare consentiranno di ridurre annosi fenomeni di insabbiamento e di agitazione ondosa residua, apportando quindi benefici per le esigenze di sicurezza alla navigazione e stazionamento all'ormeggio, e permettendo l'accesso ad imbarcazioni più grandi adibite anche a nuove categorie di traffici marittimi. In sostanza potranno essere risolte quelle criticità che condizionano l'operatività e la sicurezza della navigazione non solo dei traffici marittimi e portuali ma anche delle attività della pesca e del turismo nautico.
LA CRESCITA. «Lo sviluppo del territorio», ha dichiarato il presidente Marsilio, «passa principalmente attraverso lo sviluppo infrastrutturale. Nonostante Ortona rappresenti un nodo strategico per l'Abruzzo, per l'intero sistema produttivo regionale e non solo, si tratta di fondi che, per troppo tempo, sono rimasti incagliati», ha sottolineato. Il governo regionale ha lavorato per porre rimedio a questa situazione così «in primo luogo abbiamo cambiato il consiglio di amministrazione dell'Arap e, subito dopo, è stata modificata la convenzione per consentire a questa agenzia di anticipare i fondi per la progettazione».
IL CRONOPROGRAMMA. Marsilio ha parlato di un cronoprogramma preciso delle risorse definite che si integrano con quelle comunali destinate al dragaggio e da poco sbloccate. Lo stesso cronoprogramma prevede la stipula del contratto con l'azienda aggiudicataria dell'appalto entro il 15 luglio prossimo, l'esecuzione di rilievi e studi entro il 30 settembre, l'elaborazione del progetto definitivo finalizzato alla Valutazione di impatto ambientale (Via) entro il 31 ottobre, la procedura di Via entro il 31 luglio 2021, la gara d'appalto e l'aggiudicazione entro il 31 dicembre 2021 e, infine, l'esecuzione dei lavori ed il collaudo entro il 31 dicembre 2024.
ORTONA AL CENTRO. «Siamo certi di poter arrivare a questo grande risultato», ha sottolineato l'assessore Febbo. «Riguardo all'idea progettuale possiamo dire che l'impresa Modimar, aggiudicataria dell'appalto, fornisce ampie garanzie avendo già lavorato al Piano regolatore portuale». Ortona, per di più, ha una posizione strategica: «Il porto deve uscire dal suo isolamento logistico-commerciale e puntare ad essere un moderno scalo marittimo di riferimento per il centro Adriatico con ripercussioni positive a beneficio delle attività industriali, logistiche e turistiche dell'intero Abruzzo. Si presenta centrale rispetto a quella che è l'asse dell'autostrada del mare che va dall'Egitto verso Trieste ma anche nell'altro progetto strategico che a noi interessa portare avanti, che è quello transfrontaliero da Barcellona verso la Croazia». È ora necessario dare risposte al sistema industriale, in difficoltà per gli effetti del Covid-19 e che ha pertanto bisogno anche di un'adeguata logistica per avviare una fase di sviluppo. Questi interventi, sommati al completamento della bretella di collegamento con il casello autostradale, vanno nella giusta direzione: «Su questo porto», ha aggiunto Febbo, «è nostra intenzione mettere in campo una concreta strategia marittima, industriale e commerciale per il rilancio del mondo imprenditoriale e di conseguenza dell'economia abruzzese».
L'OPPORTUNITÀ ZES. Il sindaco Leo Castiglione ha introdotto il tema della Zona economica speciale: «Con l'istituzione della Zes il porto di Ortona diventa perno centrale di questo strumento di sviluppo», ha detto. E sull'argomento Febbo, dopo aver sottolineato che «vogliamo farne davvero uno strumento capace di attrarre investimenti e occupazione», ha lanciato un avvertimento: «Ora sarà bene non perdere tempo nella nomina del commissario, che compete al governo», ha precisato l'assessore regionale.
DRAGAGGIO. L'escavazione dei fondali resta infine un altro nodo da sciogliere per lo scalo marittimo ortonese. Un'opera da raggiungere attraverso una procedura complessa ma anche su questo punto «ormai ci siamo», ha annunciato il sindaco. «Entro fine mese verrà presentato il progetto esecutivo alla Regione, aggiornato con le nuove caratterizzazioni e le planimetrie certificate».

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