I ladri vanno all'assalto dei depositi di Tua, l'azienda regionale del trasporto pubblico, e provocano disagi sulle linee. Nel mirino sono finite le sedi di Orsogna (nella foto) e Crecchio: la banda è fuggita con circa quattro quintali di gasolio rubati dai pullman. Adesso sono i carabinieri a indagare per dare un nome agli autori dei raid, anche per evitare che possano colpire nuovamente e causare ripercussioni per centinaia di pendolari che ogni giorno usufruiscono del servizio per andare al lavoro o a scuola.LA RICOSTRUZIONELa gang è entrata in azione tra sabato e lunedì scorsi, sicuramente in orario notturno. I ladri hanno raggiunto i mezzi di linea parcheggiati nei depositi, impossessandosi complessivamente di quattrocento litri di carburante: per farlo, è molto probabile che abbiano usato tubi di gomma e taniche. Poi, sono scappati e hanno fatto perdere le loro tracce. Nel caso di Orsogna, non si sono limitati (si fa per dire) al furto. I malviventi si sono infatti trasformati anche in vandali perché si sono divertiti a imbrattare i sedili di un pullman, spruzzando la schiuma contenuta nell'estintore di sicurezza. Un vero e proprio sfregio. Ad altri tre mezzi, invece, è stato sgonfiato uno pneumatico. LE INDAGINIAd accorgersi dell'accaduto è stato un dipendente della società del trasporto unico abruzzese. L'azione dei malviventi ha avuto conseguenze negative anche per gli utenti: una corsa per Lanciano è stata annullata, mentre si sono segnalati disagi anche per le altre. Dopo la denuncia, i carabinieri della compagnia di Ortona, competenti per territorio, hanno eseguito un sopralluogo per raccogliere indizi utili all'identificazione dei responsabili. Dettagli interessanti potrebbero emergere dall'analisi delle immagini di eventuali impianti di sorveglianza presenti nelle vicinanze dei due depositi.il precedenteQualche anno fa un episodio simile è accaduto a Guardiagrele. Ignoti hanno rubato il gasolio da alcuni autobus parcheggiati nel piazzale del cimitero, lasciando a piedi decine di studenti che avrebbero dovuto raggiungere le scuole di Chieti.