LANCIANO E' zuffa a livello politico sul lavoratore della Sevel di Atessa cui è stato impedito l'ingresso in fabbrica perché aveva 38 di febbre, nel rispetto del protocollo-sicurezza siglato da Fca e sindacati. Il punto su cui si è accesa la disputa è che l'operaio, del Vastese, è arrivato con l'autobus con altri colleghi pendolari ed è tornato a casa allo stesso modo, ma in isolamento. «Così ha rischiato di infettare tutti in caso di positività al Covid 19» ha denunciato Alfredo Fegatelli, segretario Fiom Chieti, in una lettera alla Regione. Lettera servita a chiarire che non c'è alcun protocollo per fronteggiare situazioni del genere e a confermarlo è l'assessore Mauro Febbo, che parla di responsabilità penali dell'operaio. «L'episodio - scrive l'assessore - al di là del comportamento irresponsabile e penalmente perseguibile del lavoratore, ha fatto emergere una falla rispetto al rigido accordo nazionale sottoscritto tra Fca e sindacati». Ieri il lavoratore, con l'aiuto di Fiom, è stato rintracciato dalla Asl e sottoposto a tampone. Contattati per effettuare il test anche gli altri lavoratori che erano con lui sul bus. «Con Marsilio - riprende Febbo - abbiamo deciso di convocare (per oggi, ndr) Sevel, Asl e sindacati per capire come attuare misure di sicurezza». Episodi simili si sono già verificati in altri stabilimenti, però i lavoratori se ne sono tornati alle loro abitazioni con auto propria. «Metodo Zaia. Tamponi per tutti» torna a invocare Fiom. E i cinquestelle portano il caso in Consiglio regionale. «In meno di una settimana dalla riapertura dell'area industriale della Val di Sangro, la più grande d'Abruzzo - dice la capogruppo M5S in Regione, Sara Marcozzi - si è palesata la prima, enorme, falla nel sistema. Siamo costretti a lasciare col fiato sospeso centinaia di persone in attesa del risultato del tampone che, grazie alla totale disorganizzazione del centro destra, ha tempi medi di attesa di circa 15 giorni». La Fiom chiude con una domanda: «Perché non è stato previsto di fornire un servizio immediato di diagnosi in questi casi?».