LE SPINE DEL RILANCIOL'AQUILA In attesa che si chiarisca il quadro politico nazionale dopo la crisi aperta ieri dai renziani, l'Abruzzo sfoglia la margherita per capire a cosa potrà ambire nel Recovery Plan approvato ieri dal Consiglio dei ministri prima dello showdown di Italia Viva. I progetti elaborati sono 73 e valgono 7,5 miliardi di euro, ma attualmente è difficile comprendere cosa rimarrà dall'inevitabile setaccio. Di certo il macrotema su cui ha puntato la giunta Marsilio è quello delle infrastrutture: su tutte il potenziamento della tratta ferroviaria Pescara-Roma. Accanto a cui si pongono tante altre opere: l'ammodernamento dell'intera tratta ferroviaria, gli interporti di Avezzano e Manoppello, i porti, le strade Anas, le funivie, la rete idrica, completamento delle Reti Ten-T e interventi per il rischio idrogeologico. Le schede progettuali presentate valgono una media di 125 milioni di euro. Nel dettaglio: 5 miliardi e 341 milioni per rivoluzione verde e transizione ecologica, 3 miliardi e 96 milioni per infrastrutture per la mobilità più sicure ed efficienti, 386 milioni per competitività, 422 milioni per digitalizzazione e innovazione e 40 milioni per istruzione e formazione. Previsti 1,1 miliardi destinati alla mitigazione del rischio da frana, alluvione ed erosione costiera; 90 milioni per le bonifiche e recupero ambientale dei siti contaminati, anche da amianto; 2 miliardi (cifra monstre) per il potenziamento e rafforzamento delle infrastrutture viarie statali, provinciale e comunali; e ancora 460 milioni per il risanamento e riefficientamento delle reti acquedottistiche e quasi 125 milioni per l'adeguamento degli impianti di depurazione e reti fognarie. Spiccano poi 790 milioni di euro per la messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle case popolari, gli oltre 200 milioni a favore delle imprese innovative, smart e che investono nel settore green, gli oltre 334 milioni per i porti abruzzesi e i 50 milioni per l'aeroporto di Pescara, i 20 milioni per l'interporto di Manoppello. Sempre in tema di collegamenti, c'è il progetto dei treni a idrogeno sulla tratta San Sepolcro Terni - L'Aquila Sulmona, per cui vengono previsti 500 milioni più altri 500 per realizzare un sito produttivo di celle elettrolitiche. Insomma, al momento si tratta quasi di un libro dei sogni su cui il Pd di recente ha attaccato, sostenendo che non vi sarebbe stata l'adeguata condivisione politica e con le parti sociali e mancherebbe una strategia chiara sul futuro della regione.