Sarebbe diventato molto presto un elemento importante di un settore molto delicato come la sicurezza ferroviaria Fabio Oggioni, il dipendente di Tua di 53 anni morto sabato mattina, travolto da un carroattrezzi mentre spingeva la propria Mercedes Classe A rimasta senza carburante lungo la strada di Villa San Vincenzo, nel territorio di Guardiagrele. Oggioni, inquadrato nella direzione ferroviaria di Tua, si occupava di sicurezza ferroviaria e a fine mese avrebbe dovuto partecipare a un corso per conseguire una ulteriore qualifica, dovendo acquisire nuove competenze in materia di sicurezza ferroviaria. Il 30 novembre 2021 aveva partecipato a Roma ad un incontro con operatori a livello nazionale e internazionale sulla sicurezza ferroviaria, nella Capitale era andato con Alessio Giancristofaro, nell'occasione relatore nonchè responsabile della comunicazione di Tua, mentre a dicembre a Firenze aveva partecipato ad un'attività di audit per verificare un fornitore di sicurezza di Tua per la manutenzione dei treni. Il direttore divisione ferroviaria di Tua, Enrico Dolfi, aveva puntato molto su Oggioni che in pochissimo tempo si era distinto in per la disponibilità e per i modi pacati e corretti, sapeva usare bene il computer ed era nell'età per poter investire sulle sue qualità: c'era, insomma, la volontà aziendale di farlo crescere perché lo meritava.
SOLIDARIETA' L'azienda e i colleghi, sconvolti dalla notizia della morte, si sono già attivati e già oggi partirà una raccolta di fondi per dare un sostegno la famiglia. E si valuterà di intitolare a Oggioni la sala riunioni che si trova nella sede della divisione ferroviaria di via Dalmazia a Lanciano. Probabilmente anche il modo dello sport deciderà di ricordarlo in qualche maniera: il 53enne è stato allenatore di calcio e preparatore atletico, con un passato da arbitro iscritto alla Sezione di Lanciano. Oggi è attesa l'ispezione cadaverica, al policlinico di Chieti, disposta dal sostituto procuratore della Repubblica di Chieti, Giuseppe Falasca, titolare del fascicolo per omicidio stradale. Solo dopo questo esame arriverà il nulla osta per i funerali che si svolgeranno a Lanciano, dove Oggioni abitava con la moglie nella zona dello stadio. Resta il mistero sul motivo per il quale alle 5,40 di sabato lui si trovasse su quella strada, quand'era ancora buio, ad almeno 20 minuti di macchina da casa. Doveva incontrare qualcuno per allenarsi o aveva deciso di correre per tenersi in forma? Domande alle quali sarà difficile dare una risposta.