Data: 15/12/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Oggi lo sciopero anti-manovra: stop a scuole, sanità, bus, aziende. La Cgil chiama alla mobilitazione tutte le categorie: manifestazione stamani alle 9.30 a Pescara
Per il trasporto pubblico locale si prevede un'astensione di 4 ore: riguarderà la fascia 19.30/23.30 L'AQUILA L'Abruzzo si ferma per protestare contro la Manovra finanziaria. La Cgil regionale ha proclamato per oggi uno sciopero generale, con manifestazione a Pescara: la mobilitazione è stata calendarizzata nell'ambito delle iniziative programmate a livello nazionale. Sanità, scuola, pubblico impiego, trasporti: l'astensione dal lavoro investirà tutti i settori, con disservizi e blocco delle attività in tutta la regione. Per il trasporto pubblico locale 4 ore di sciopero nella fascia 19,30/23,30.
IN PIAZZA A PESCARA Teatro della protesta sarà piazza Alessandrini, a Pescara, dove dalle 9,30 inizierà la manifestazione a cui aderiranno delegazioni provenienti dalle quattro province abruzzesi e dal Molise. Le conclusioni saranno affidate a Daniela Barbaresi, responsabile sanità e welfare della Cgil nazionale. Una mobilitazione di massa che porterà migliaia di lavoratori in piazza contro quella che la Cgil Abruzzo e Molise ha definito «una legge di Bilancio iniqua, che accresce povertà e disuguaglianze, aumenta la precarietà premiando solo gli evasori».
LA CONTESTAZIONE Il segretario regionale della Cgil Abruzzo e Molise, Carmine Ranieri, ha spiegato in dettaglio i motivi che hanno indotto il sindacato a proclamare una giornata di sciopero. «La Finanziaria», afferma Ranieri, «va in una direzione opposta rispetto a ciò di cui il Paese, ora più che mai, avrebbe bisogno. Non ci sono risorse per il taglio del cuneo fiscale, finalizzato ad aumentare le retribuzioni dei lavoratori. Né per settori fondamentali, a partire dalla sanità, che è in grande sofferenza: non si riescono neppure a compensare gli attuali aumenti e il rincaro dei costi dell'energia. Non ci sono voci relative all'assunzione di personale». Per la Cgil «vengono ridotti gli strumenti contro la crescita della povertà tagliando il reddito di cittadinanza senza dare stabilità al lavoro e introducendo i voucher». Contestati anche l'aumento del tetto del contante e l'utilizzo del Pos a partire da 60 euro, «che favoriscono l'economia sommersa», dice la Cgil. «L'Abruzzo è tra le regioni in cui si usa di più il contante e c'è un'economia irregolare molto forte. Una Manovra che lascia le aree del Mezzogiorno indietro rispetto a quelle del Nord. Una legge di bilancio del tutto ingiusta e iniqua che non propone molte cose e quelle che fa, le propone in modo sbagliato».
BLOCCO DEI SERVIZI La Cgil ha invitato i propri iscritti ad aderire alla giornata di mobilitazione, i cui dettagli sono stati illustrati qualche giorno fa, in conferenza stampa, dal segretario generale della Cgil Abruzzo e Molise, Ranieri, dalla coordinatrice Flai Cgil Abruzzo Molise, Nadia Rossi, dal coordinatore del patronato Inca, Mirco D'Ignazio, e da Luciano Fratoni, dello Spi Cgil regionale. Le motivazioni del dissenso, che sfocerà nella mobilitazione di piazza, sono diverse e ruotano intorno a una Manovra che, secondo il sindacato, «non aiuta le categorie più deboli, né i territori in difficoltà». La Cgil ha avanzato un pacchetto di proposte che vanno dalla riduzione del cuneo fiscale a favore di lavoratrici e lavoratori all'aumento dei salari, fondi adeguati per il comparto della sanità, la scuola, l'università, la ricerca e il trasporto pubblico. Chieste, inoltre, più risorse per welfare e politiche di contrasto alla povertà, per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, aiuti al Mezzogiorno e lotta all'evasione fiscale, oltre alla riforma delle pensioni, pensione di garanzia per i giovani e maggiore tassazione per extraprofitti e grandi patrimoni.
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