Data: 26/11/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Nuovo viale Marconi a tre corsie: centrodestra diviso, fondi a rischio Il progetto è stato esaminato dalle commissioni Mobilità e lavori pubblici: si punta su un referendum FdI e Lega criticano il taglio di 96 posti auto.
Se il piano non passa, salta il finanziamento di 1,3 milioni i piani per il traffico PESCARA La maggioranza è divisa sul progetto di viale Marconi a tre corsie. Ieri è stato esaminato e discusso durante la seduta congiunta delle commissioni Mobilità e Lavori pubblici, presiedute da Armando Foschi e Massimo Pastore. Alcuni consiglieri, in particolare quelli di Fratelli d'Italia e Lega, hanno espresso forti perplessità sulla proposta che cancella 96 posti auto per realizzare nella carreggiata la corsia preferenziale degli autobus. Parcheggi che, come ha spiegato l'assessore alla mobilità Luigi Albore Mascia in un'intervista pubblicata sul Centro il 18 novembre scorso, verranno recuperati in alcune strade limitrofe. PROGETTO. Il progetto prevede, inoltre, la trasformazione della carreggiata a tre corsie, di cui una per i bus, la realizzazione di parcheggi a spina di pesce solo sul lato mare, una nuova rotatoria all'altezza di via Pepe, l'eliminazione di quella all'incrocio con via Da Celano e il taglio in due di quella di piazza Unione per far passare la corsia preferenziale. PERPLESSITÀ DI FDI E LEGA. «Abbiamo chiesto di procedere alla costruzione dei nuovi parcheggi prima di realizzare eventualmente il progetto per viale Marconi», ha spiegato il presidente Pastore, che è anche consigliere FdI, «il nostro non è proprio un no, ma un sì con riserva».Secondo Foschi, esponente della Lega, invece «dovranno essere coinvolte le associazioni di categoria e i cittadini, anche attraverso un referendum, nella fase di approfondimento del progetto che mira a rivoluzionare la mobilità su viale Marconi». «Se è condivisibile il potenziamento del trasporto pubblico, attraverso il prolungamento dell'asse filoviario fino all'università», ha fatto presente, «va rivista la soppressione di ben 96 posti auto, recuperati a malapena con 67 stalli individuati comunque lontano dall'asse stradale».«Il progetto è sicuramente apprezzabile e meritevole di attenzione», ha aggiunto Foschi, «ma non possiamo negare il forte impatto che lo stesso rischia di avere sulla città. Sostanzialmente, l'idea progettuale mira a rafforzare il trasporto pubblico con direzione nord-sud». Un'altra perplessità emersa ieri riguarda l'università, che se venisse trasferita come previsto nell'ex Cofa, verrebbe meno la necessità di realizzare una corsia veloce per potenziare il trasporto pubblico. FONDI A RISCHIO. L'assessore Albore Mascia, nell'illustrare nei giorni scorsi il progetto che risale alla precedente amministrazione, aveva tuttavia avvertito del rischio di perdere i finanziamenti Por-Fesr assegnati dalla Regione, ossia 1,3 milioni di euro. «Se i lavori non partiranno entro dicembre 2020», ha ribadito ieri, «perderemo i soldi».«È vero che l'intervento, ereditato dalla giunta Alessandrini è finanziato per 1,3 milioni di euro che potrebbero essere persi in caso di varianti», ha ribattuto Foschi, «ma è altrettanto vero che, considerando il forte impatto dell'iniziativa sulla città, l'Anci (l'Associazione dei Comuni italiani, ndr) ha già presentato al governo la richiesta di fermare il progetto stesso senza perdere i fondi, che verrebbero dirottati sul bilancio. Prima di andare avanti con l'appalto, bisogna proporre una riflessione allargata». |
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