Data: 31/10/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Nuovi parcheggi in viale Marconi: accordo lontano, slitta la decisione Rinviato a martedì l'esame della proposta di utilizzare in via provvisoria una corsia dei bus per la sosta
La Lega insiste sulla modifica per agevolare residenti e negozianti. Il sindaco: «Valuteremo la richiesta». Il comitato dei cittadini è pronto al ricorso Il presidente Tenerelli avverte: «Aspettiamo il Comune, poi decideremo. Vogliamo una strada vivibile» PESCARA Il braccio di ferro all'interno del centrodestra sul progetto di viale Marconi non accenna a finire. La riunione di maggioranza, per discutere di eventuali modifiche, che si sarebbe dovuta tenere ieri mattina, è stata rimandata a martedì pomeriggio per alcuni impegni del sindaco. Ma la data non è stata ancora ufficializzata. Così, lo scontro continua. La Lega continua ad insistere sulla proposta, avanzata venerdì mattina in commissione Attività produttive e poi nel pomeriggio nell'incontro tra amministrazione e i cittadini, di utilizzare provvisoriamente la corsia lato monte dei bus come parcheggi per agevolare residenti e commercianti. Ma la risposta non è ancora arrivata. Ieri Carlo Masci, contattato dal Centro ha detto di non aver ricevuto ufficialmente alcuna proposta e che comunque è disponibile a valutare qualsiasi idea che non stravolga il progetto.«Ho ascoltato le proposte dei cittadini (presentate venerdì durante l'incontro, ndr)», ha detto il sindaco, «ovviamente le valuto, ma una cosa è ineludibile: il processo di cambiamento che è in atto in questa città, come in tutte città d'Italia, prevede finanziamenti come quelli che abbiamo ricevuto per realizzare percorsi dedicati al trasporto pubblico, perché la transizione ambientale passa attraverso soprattutto la diminuzione del traffico veicolare privato in città e quindi la facilitazione dell'utilizzo dei mezzi pubblici. Questo è il concetto di fondo che anima ogni azione e che si basa sullo sviluppo urbano sostenibile e i principi non possono essere messi in discussione, perché sono quei principi su cui oggi si anima il dibattito della sostenibilità ambientale, del processo di transizione ecologica, della vivibilità delle città, del trasporto pubblico a zero impatto ambientale. Pescara, tra l'altro, ha un problema in più rispetto alle altre città, perché ha una grande capacità attrattiva dove entrano ogni giorni 100mila macchine. Noi dobbiamo invece effettuare il trasferimento delle persone dal mezzo privato a quello pubblico. Questo avviene con le corsie preferenziali e i percorsi dedicati».«Ovviamente», ha aggiunto Masci, «gli interventi su viale Marconi presuppongono questo, il resto si discute ma su questo obiettivo. Io ascolto tutti, rispetto le idee di ciascuno, però poi deciderò sulla base di quello che è più giusto per la comunità pescarese, non per ciò che alcuni gruppi, organizzati e non, pensano sia giusto per loro e ci vogliono far credere che sia giusto per i pescaresi. Il ruolo del sindaco è proprio quello di fare il bene della città e di creare il benessere per tutti i cittadini e non per i singoli gruppi. Quando l'interesse di un gruppo coincide con il bene di tutti i cittadini io non ho nessun problema ad applicarlo. Non si può accontentare tutti».Il Carroccio, però, non sembra disposto a rinunciare alla sua proposta. «Noi non abbiamo messo in discussione in progetto», ha affermato il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli (Lega), «visto che è effettivamente migliorativo rispetto a quello che ci ha lasciato in eredità la precedente amministrazione. Ma dato che il progetto si reggeva anche sulla realizzazione di parcheggi compensativi in piazza Unione, via Nazario Sauro, all'altezza dell'Agip di viale Marconi e nel'area ex Di Bartolomeo e nessuno di questi è stato fino ad oggi reso operativo, abbiamo proposto di non utilizzare tutte e quattro le corsie perché al momento non ci servono. Una di queste, cioè quella del lato monte, potrebbe essere usata per garantire i parcheggi su viale Marconi dove ci sono 140 attività commerciali. Questo fino a quando non avremo realizzato i parcheggi compensativi e finché non verrà attivato il filobus».
Il comitato dei cittadini è pronto al ricorso Il presidente Tenerelli avverte: «Aspettiamo il Comune, poi decideremo. Vogliamo una strada vivibile»
PESCARA Il comitato "Salviamo viale Marconi" aspetta. Attende di conoscere le determinazioni della maggioranza di centro destra in Comune, che martedì si riunirà per affrontare il nodo del progetto di viale Marconi a quattro corsie, già bersagliato dalle critiche. Poi il comitato valuterà il da farsi e non esclude di intraprendere delle azioni legali, visto che «il Tar ha già bocciato il progetto della strada parco, e quello di via Marconi è finalizzato a completare il primo». Fabiana Tenerelli, presidente del comitato, venerdì pomeriggio ha partecipato all'incontro con il Comune proprio per discutere del progetto e sempre venerdì, in mattinata, era stata ascoltata dalla commissione Attività produttive, presieduta da Fabrizio Rapposelli, dove sono emerse le divergenze di vedute in maggioranza sul futuro di questa strada. «Hanno trasformato viale Marconi in una autostrada mentre noi chiediamo un'arteria vivibile, con le due corsie centrali percorribili dai mezzi e quelle laterali da destinare a parcheggi e piste ciclabili. Un'apertura in questo senso l'ho colta in commissione, dall'intervento di Marcello Antonelli», presidente del consiglio comunale, che ha lanciato la proposta di usare le due corsie laterali, quanto meno quella lato monti, per i parcheggi, in attesa che si realizzino tutti i posti auto previsti nel progetto. Durante la riunione con il sindaco Carlo Masci e con l'assessore Luigi Albore Mascia, però, Tenerelli non ha colto «alcuna possibilità di mediare», anzi ha capito chiaramente che «il Comune intende andare avanti» per cui ha lasciato l'incontro, tanto più che sono intervenute altre persone, da viale Marconi, oltre al direttivo del comitato, «con delle specifiche proprie, e con loro la discussione si è spostata sui parcheggi. Ma la nostra richiesta non era quella di fare qualche posto auto in più, anche se può essere un valore aggiunto. Noi chiediamo una strada vivibile e sicura, ritenendo che non lo sia, e basti pensare alle rotatorie e alle pensiline». «Qualunque nostra azione», conclude Tenerelli, sarà «di risposta a quello che decideranno in maggioranza». Non è tardi? «Anche sulla strada parco hanno realizzato le basi per la creazione della filovia e dopo sono stati bocciati. E poi noi non chiediamo di sfasciare tutto ma una mediazione, per arrivare a una soluzione soddisfacente per tutti». (f.bu.)
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