Data: 08/05/2023
Testata Giornalistica: CORRIERE DELLA SERA |
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Non è proprio utile restare soli nelle partite decisive in Europa. Risponde Luciano Fontana direttore Corriere della sera
Restare l’unico Paese dell’Unione a non ratificare la riforma del Meccanismo europeo di stabilità non è, secondo la mia opinione, un bel segnale. Intanto ci isola e fa rinascere nei nostri partner europei tutti i sospetti e tutte le perplessità sull’Italia che speravamo svaniti. Giorgia Meloni e i suoi ministri hanno dichiarato, spesso, che noi non useremo mai questo Fondo salva Stati: allora perché impedire, non sottoscrivendolo, agli altri membri della Ue di farlo se lo riterranno opportuno? Credo che dietro il no ci siano due motivi preoccupanti: prima di tutto non è scomparsa completamente la retorica anti europea che aveva coinvolto tanti partiti, di governo e opposizione, nella prima parte della scorsa legislatura. In secondo luogo, credo sia forte il timore che in Parlamento possano esserci imboscate. Per finire, il governo mi sembra voglia continuare a resistere nella convinzione che il rifiuto alla ratifica sia uno strumento per ottenere altri vantaggi nella trattativa in corso sul patto di Stabilità. Ma il gioco è troppo scoperto. Sarebbe molto meglio dire chiaramente che non ci dissociamo dagli altri Paesi e che la potenza di fuoco del Mes (già di 417 miliardi) potrebbe essere utilizzata per sostenere gli investimenti strategici nelle fasi di difficoltà. Non dire no ma proporre soluzioni positive, così si conquista un ruolo importante in Europa. |
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