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Data: 16/10/2019
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Multa di 30 euro a chi non accetta bancomat e carte. Tutte le misure della manovra

ROMA Il tetto per l'utilizzo del contante che torna a 1.000 euro da 3.000, l'obbligo di conto corrente dedicato per oltre 3 milioni di imprese individuali e professionisti, l'estensione alle ritenute fiscali della responsabilità solidale tra committente e appaltatore. L'ultima bozza del decreto fiscale collegato alla manovra (alla fine portato in Consiglio dei ministri pur non essenso all'ordine del giorno) contiene ulteriori norme di contrasto all'evasione: in molti casi vengono riproposti strumenti che erano stati cancellati in precedenza (ad esempio ai tempi del governo Renzi) con l'obiettivo di fluidificare il rapporto tra fisco e cittadini. E ci sono anche sanzioni per spingere il passaggio ai pagamenti tracciabili: ad esempio viene formalizzata la sanzione per gli esercenti che non accettano carta di credito e bancomat: dovranno pagare 30 euro più il 4 per cento del valore della transazione. Dunque resta da capire se sarà questa la versione finale del provvedimento, perché la stretta potrebbe non essere gradita ad una parte della maggioranza. Complessivamente il maggiore gettito atteso è di poco inferiore ai 3 miliardi e mezzo. Aggiungendo a questa somma i 3 miliardi dirottati sul bilancio 2020 (dal precedente) grazie al rinvio della rata delle imposte dirette di novembre, si arriva vicino ai 7 miliardi originariamente messi in cantiere come obiettivo complessivo del pacchetto anti-evasione. Nel testo mancano però ancora - verosimilmente - alcune parti: ad esempio è ancora in bianco il riferimento all'eventuale inasprimento delle norme penali (il cosiddetto carcere agli evasori) e non ci sono nemmeno gli articoli relativi alle detrazioni fiscali per chi paga con carte o bonifico, oppure la prevista unificazione tra Imu e Tasi. Novità che potrebbero anche trovare posto nella legge di Bilancio vera e propria.


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