Data: 28/09/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Msc prende il controllo di Italo Montezemolo resta presidente Il gruppo di Aponte pronto a firmare l'accordo Gip reinveste con il 35%, confermato l'attuale numero 1
ROMA Italo, la compagnia ferroviaria privata leader dell'Alta Velocità, cambia padrone, ma la presidenza resta a Luca Cordero di Montezemolo e la guida a Gianbattista La Rocca a capo del management per assicurare una continuità operativa. Entro fine settimana, secondo quanto risulta al Messaggero, verrà finalizzato il signing di una complessa operazione societaria di vendita e reinvestimento, al termine della quale Msc, la holding svizzera del gruppo Aponte avrà il controllo di Italo, il fondo Usa Gip, attuale azionista con il 72,6%, reinveste una quota vicina al 35% così come anche Allianz che ha l'11,5% resterà con un pacchetto più o meno analogo. La quota di Msc (50 o 51%) è uno dei punti ancora aperti, dipende da motivi Antitrust. Tra Msc e Gip ci sarà un patto parasociale sulla governance. Dall'azionariato escono il fondo norvegese Ip Infra Investor (7,6%) e Molangers (0,6%). Nel capitale di Italo mette una piccola fiche anche Montezemolo, socio fondatore di Ntv, la ragione sociale della compagnia e l'unico del gruppo di investitori italiani a proseguire l'avventura: l'imprenditore reinveste solo lo 0,3% e manterrà la presidenza per le capacità relazionali. Dovrebbero uscire invece, tutti gli altri grandi nomi dell'imprenditoria italiana radunati in Reinvesting shareholders che ha 7,7% (Flavio Cattaneo, Isabella Seragnoli, Alberto Bombassei, Giovanni Punzo oltre a Peninsula Capital).
IL RUOLO DI CATTANEO - Il negoziato tra i legali di Msc (studio Chiomenti) e Gip (BonelliErede) sta definendo dettagli come la quota per la firma entro fine settimana. Il closing invece è atteso entro fine anno quando arriverà l'ok dell'Antitrust europeo, perchè Msc è domiciliato in Svizzera.
La transazione si chiude sulla base di un equity value di 3,2 miliardi, al netto di 900 milioni di debito rifinanziato di recente con un pool di banche e dopo la distribuzione (già avvenuta) di un dividendo ai vecchi azionisti.
Italo cambia compagine sociale a un prezzo considerevole, frutto di uno stato di salute eccellente grazie alla gestione che ha fruttato oltre 700 milioni di ricavi nel 2022 e un ebitda di 225 milioni. La compagnia opera con 51 treni Alstom, (25 Agv e 26 Evo), una rete che copre 53 stazioni di 48 città, 116 collegamenti al giorno ed una squadra di 1400 dipendenti, con una consistente componente femminile: alle donne vengono riservati spazi di crescita professionale. E il traguardo di aver trasportato oltre 101 milioni di passeggeri che hanno beneficiato dei filtri Hepa, introdotti in periodo Covid per depurare l'aria ogni tre minuti, assicurando salubrità e fregiando Italo del titolo di unica società al mondo dotata di questa accortezza. Ntv-Italo è stata fondata nel 2006 da un gruppo di azionisti (Montezemolo, Giuseppe Sciarrone, Gianni Punzo), al quale si aggiunsero Intesa Sanpaolo e Sncf. Il primo treno è partito alle ore 7 del 28 aprile 2012 dalla stazione di Napoli Centrale in direzione Milano Porta Garibaldi.
La svolta, dopo gli anni di tensione fra Ntv e Fs sul tema della concorrenza, a novembre 2014 quando i soci chiamarono Flavio Cattaneo, manager geniale nei turnaround per invertire il trend gestionale: in 11 mesi Italo trasformò l'ebitda in positivo e da allora è stata una corsa ad alta velocità. Nel 2018, quando gli azionisti iniziavano a valutare l'opportunità di una ipo attorno a una valutazione dell'ordine di 1,8 miliardi, arrivò un'offerta esaltante dal fondo americano Gip: 2,2 miliardi per la maggioranza del capitale nel quale reinvestirono i principali soci italiani, mantenendo la guida, come dimostra la presidenza Montezemolo e il ruolo di Cattaneo, prima ad poi di vicepresidente esecutivo oltre che azionista, deleghe lasciate prima che assumesse il timone di Enel.
Il nuovo corso si caratterizzerà con un progetto di sviluppo tra Msc e Gip che già collaborano nel trasporto marittimo e in arrivo ci sono nuovi treni per rafforzare l'Alta Velocità.
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