L'AQUILA Il «valore aggiunto» per colmare «uno dei principali deficit della regione, quello infrastrutturale». È questa la ragione con cui il governatore Marco Marsilio ha motivato la scelta di nominare Barbara Morgante come nuovo direttore generale dell'ente. All'ex manager, per 23 anni nel Gruppo Ferrovie fino a divenire ad di Trenitalia, è stata riservata ieri una vetrina importante, come si confà alla caratura del personaggio. «La giusta enfasi ha spiegato Marsilio nel corso della conferenza stampa a Palazzo Silone a cui ha partecipato anche l'assessore Guido Liris per un'importante acquisizione in termini di competenze e professionalità, da cui ci attendiamo tanto». Marsilio ha rivelato che in tanti hanno partecipato al bando, segno di «una Regione capace di attrarre»: «Considero la carriera della Morgante ha aggiunto il valore aggiunto per colmare uno dei principali deficit, quello infrastrutturale. La sua conoscenza non ha paragoni. Può aiutarci a smuovere qualche meccanismo arrugginito da troppi anni. Su questo piano la regione è ferma da cinquant'anni. La complessità della macchina regionale è ora nelle mani di chi ha gestito un'analoga situazione. Può aiutarci a far crescere tutta la struttura. La ringrazio per aver accettato questa sfida».
Il presidente ha concluso dicendo che ormai il top management dell'ente è quasi completo ieri si è riunita la prima conferenza dei direttori con ben quattro donne all'attivo, «segno di una Regione diversa, più inclusiva, più moderna». La Morgante, dal canto suo, ha sottolineato l'aspetto aspetto affettivo della sua scelta, ma anche quello professionale: «Voglio ampliare ulteriormente le mie competenze, ampliando i settori di attività. Ho ancora sete di imparare, credo che questo non debba mai perdersi, altrimenti non c'è entusiasmo, non c'è rinnovamento. Ho conosciuto tutta la squadra dei direttori di Dipartimento. E' bella, si potranno fare grandi cose. Sono profili aperti all'innovazione e a dare una spinta ulteriore. Abbiamo convenuto tutti di essere orgogliosi di far parte di questa squadra. Mi sono data tempi brevi per imparare». Per la Morgante questo è un ritorno in Abruzzo. I suoi legami sono qui, nel Chietino dove c'è la sua famiglia e dove ovviamente è tornata ogni volta che ha potuto, ma a livello professionale Bologna prima e poi Roma sono state le due città della sua vita. «E' un segno di attaccamento alla terra ha spiegato -, ma c'è anche il fatto di poter dare un contributo. L'orgoglio di una posizione tale da permettermi di fare qualcosa in prima persona per la terra della mia famiglia». La nuova dg ha ribadito che uno dei temi cardine sarà quello del collegamento con Roma, oggi troppo lento.