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Data: 30/04/2022
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Mobilità e grandi opere, fronte spaccato. Ferrovia, collegamenti e mancati finanziamenti per il Fucino cresce il malcontento a sinistra: spunta un nuovo movimento. Nel mirino anche la sanità e il futuro del tribunale cittadino

IL CASO AVEZZANO C'è un malpancismo generalizzato dal punto di vista politico per varie situazioni e argomenti. E si va verso l'idea e la costituzione di una lista civica di sinistra assieme, con ogni probabilità, di un circolo Pd alternativo a quello attuale. Su quali argomenti si fonda la contestazione? Quelli più importanti derivano dai lunghi stop riguardanti la ferrovia Avezzano-Roma e Pescara con tutte le derivazioni. Il tutto collegato alla funzione dell'Interporto come scalo merci e collegamenti alla Zes, zona economica speciale. Ma ci sono altre vicende: «Mentre all'Aquila (è notizia di ieri) la Regione stanzia un maxi finanziamento per impianti irrigui che fine hanno fatto i finanziamenti per il Fucino?». L'elenco delle doglianze viene snocciolato da Giovanni Ceglie, ex segretario Pd di Avezzano, coadiuvato dall'avvocato Aurelio Cambise e da Gianni Mancini, ma verranno contattati nel breve anche altri autorevoli personaggi elegantemente messi fuori dal discorso politico, quali giornalisti, medici, un noto veterinario, un ex consigliere regionale un ex sindacalista Uil, uno Cgil e altri. L'ipotesi di una lista e di un circolo culturale conta già almeno quattordici nomi. I NODI Il lungo elenco delle esclusioni va dalle grandi opere a quelle non meno grandi: la promessa della nomina di altri primari per l'ospedale di Avezzano rilanciata dalla Regione qualche giorno fa e della quale non si è sentito più parlare, il discorso sul tribunale, il fatto che non si riesce a capire chi si tenga strette le chiavi della zona Cunicoli di Nerone (o Claudio che dir si voglia) mentre si parla tutti i giorni di Stiffe e Pietrasecca e, per stare sempre nel campo della Soprintendenza, si ambirebbe conoscere perché gli stessi siano stati bloccati. È vero o no che la Soprintendenza si tenga ben strette le chiavi della zona Cunicoli e quelle della Cattedrale dei Marsi mentre apre e chiude quella di Alba Fucens? E quello che con un termine questa volta adatto e cioè avezzanerò coniato dall'ex sindaco De Angelis riguarda anche i lavori che dovrebbero collegare con pista ciclabile Avezzano alle frazioni verso Celano brillantemente reclamizzate dall'assessore Cipollone e mai iniziati? A livello di amministrazione comunale, se si eccettuano le sortite del tutto personali di qualche assessore trattenuto in attesa del ritorno del sindaco Di Pangrazio, la politica appare morta. Ma mentre a sinistra si va verso l'allestimento di una lista civica di ispirazione Pd, a destra l'abbandono della Lega del consigliere Alfredo Mascigrande, del ritiro dalle barricate del coordinatore provinciale Tiziano Genovesi, fa pensare che anche a destra non emergano né stimoli né contestazioni se non l'elenco delle mancate occasioni stilato da Giuseppe Stati, candidato alle ultime amministrative proprio per la Lega. A quell'elenco manca un interrogativo incalzante da risolvere: ma perché Alfredo Mascigrande, mister preferenze, si è dimesso?


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